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Cronaca Secondigliano / Viale delle Industrie

Camorra: “o’ zio” arrestato al termine di una cerimonia religiosa

Il 50enne svolgeva l'attività di riscossore delle estorsioni e gestiva la cassa comune del clan Moccia ad Afragola. Sorpreso a Casavatore, su Viale delle Industrie, nei pressi di una chiesa evangelica

La Polizia ha arrestato un uomo di 50 anni, accusato di essere contiguo al clan “Moccia”, egemone nel territorio di Afragola.

Le indagini, partite nel 2014, avevano consentito di acquisire significativi elementi di colpevolezza a carico dei soggetti appartenenti al sodalizio criminale, tra i quali spiccavano una serie di personaggi contigui al clan che si erano avvalsi della forza di intimidazione del vincolo associativo, di estorsioni e minacce, porto d’armi e detenzione di materiale esplodente e spaccio di stupefacenti nella zona di Afragola.

Dalle indagini si evinceva che il 50enne ricopriva un ruolo preminente anche nel nuovo sodalizio criminale, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “o’ zio” proprio in considerazione del rispetto riservatogli e per l'attività di riscossore delle estorsioni e incaricato della gestione della “cassa comune” del clan, destinata al mantenimento degli associati, liberi e detenuti e delle rispettive famiglie.

IL 9 settembre 2014 era perciò stata emessa a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip del Tribunale di Napoli, ma l'uomo si era reso irreperibile.

Fino a quando a Casavatore, su Viale delle Industrie, nei pressi di una chiesa evangelica che il 50enne frequentava e dove attendeva la celebrazione di una cerimonia religiosa a cui avrebbe dovuto prendere parte, è stato invece catturato dai poliziotti, che hanno atteso la fine della funzione per arrestarlo.

L'uomo per non essere riconosciuto aveva anche mutato i propri tratti somatici, facendosi crescere la barba.

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