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L'inchiesta / Giugliano in campania

Operazione contro il clan Mallardo: tutti i nomi degli arrestati

Sono 25 le persone coinvolte contro la cosca membra dell'Alleanza di Secondigliano

Le indagini della Dia di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli - Direzione distrettuale antimafia, che hanno portato al blitz con 25 misure cautelari, sono ritenute dagli investigatori utili a ricostruire l'organigramma del clan Mallardo. Come ricostruisce la Dia, "il principale indagato, già condannato alla pena di anni 30 di reclusione per omicidio, scontava, per un periodo, la pena in regime di detenzione domiciliare, per ragioni di salute, in un comune del Piemonte ed era stato autorizzato a recarsi per alcuni giorni al mese a Giugliano in Campania per sottoporsi a cure odontoiatriche. Peraltro, per giustificare la sua assenza in occasione di un controllo dei carabinieri presso l'abitazione dove era ristretto in detenzione domiciliare, secondo quanto emerso dalle indagini, "presentava un falso certificato medico redatto da un medico dentista compiacente che pure è stato tratto in arresto". Secondo gli accertamenti della Dia, l'uomo, durante i giorni di permanenza a Giugliano, organizzava summit con gli altri affiliati e gestiva i proventi delle attività illecite che confluivano in una cassa comune da cui gli affiliati attingevano denaro sia per il proprio sostentamento che per quello dei detenuti e delle loro famiglie.

Lo stesso indagato, secondo le emergenze investigative valutate dal Gip, è, quindi, divenuto il "reggente" del clan, capace di aggregare attorno a sé una serie di affiliati per il tramite dei quali gestiva le attività criminali, in particolare le estorsioni ai cantieri edili, sia nel territorio cittadino di Giugliano che nei territori di Licola, Varcaturo e Lago Patria o nella cosiddetta "fascia costiera". Per la gestione del clan, lo stesso si avvaleva, tra gli altri, anche dei suoi familiari più stretti tra cui la moglie, una delle sorelle ed il cognato, che sono stati arrestati perché, secondo gli investigatori, partecipavano all'organizzazione. Secondo l'accusa, il presunto reggente del clan si impegnava sia nella risoluzione di conflitti interni, gestendo i rapporti con il gruppo scissionista delle "palazzine" di Giugliano, sia nel consolidare gli storici rapporti del clan Mallardo con i clan napoletani dei Contini e Licciardi che con lo stesso costituiscono la cosiddetta 'Alleanza di Secondigliano'. Dalle indagini sono emerse, inoltre, alcune fittizie intestazioni di beni, in particolare, un'agenzia di scommesse (di fatto riferibile al reggente del clan ma formalmente intestata alla nuora e gestita dal figlio) ed altri beni fittiziamente intestati a prestanome. Tali beni sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

I nomi degli arrestati 

OLIMPIO Michele

CECERE Stefano

CICCARELLI Giuseppe

CIMMINO Sabatino

DI VIVO Carmine

LAMA Salvatore

MALLARDO Francesco detto o marmular

MALLARDO Giuseppe

OLIMPIO Pasqualina

PAPA Giovanni

PIROZZI Angelo

PIROZZI Vincenzo

PYLYPENKO Lyudmyla

RUGGIERO Marco

RUSSO Antonio

SPERANZA Giuseppe

TESONE Antonio

VALLEFUOCO Biagio

Ai domiciliari

OUARANTA MARIO

SACCO Giuseppe

DI NARDO Domenico

NAPOLITANO Raffaele

MARZANO Antonietta

TRYBUSHUK Volody

OLIMPIO Vincenzo

CICCARELLI Antonio

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