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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Blitz contro il clan Gionta: 40 arresti per bancarotta fraudolenta

Operazione "Dummies" della Guardia di finanza. Truffato il fisco per 39 milioni. Elemento centrale dell'ingranaggio fraudolento era il cosiddetto Gruppo Catapano

I finanzieri del Comando provinciale di Napoli stanno eseguendo 40 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta ed alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Tra i destinatari imprenditori ed affiliati ai clan camorristici Gionta di Torre Annunziata e La Torre di Mondragone. Accertati 18 episodi di bancarotta fraudolenta e 13 di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, avvenuti tra luglio 2009 e luglio 2011, per 39 milioni di euro. Elemento centrale dell'ingranaggio fraudolento nell'ambito dell'operazione "Dummies" era il cosiddetto Gruppo Catapano. Secondo quanto accertato, tra maggio 2010 e novembre 2011, l'organizzazione ha offerto efficienti servizi di "alleggerimento" delle imprese in crisi o sull'orlo del fallimento, che così riuscivano a non pagare tasse e fornitori mettendo, nel contempo, beni al sicuro. Nella prima fase le indagini sono state dirette dalla DDA partenopea e successivamente transitate nella competenza dell'autorità giudiziaria di Padova, in relazione al primo caso accertato di bancarotta fraudolenta.

La struttura - ramificata e con sedi a Milano e Napoli - era costituita da una serie di società operanti nei settori della finanza, consulenza aziendale, editoria, compravendite immobiliari e merchant banking, facenti capo ai fratelli Giuseppe, Carmine Vincenzo Catapano e a Gerardo Antonio Catapano, figlio di Giuseppe. Della rete facevano parte anche due società di diritto anglosassone, la "Victoria Bank ltd" e "Telegraph Road ltd", risultate essere delle semplici società di domiciliazione, inattive, prive di qualsiasi struttura organizzativa e non autorizzate a svolgere attività bancaria e/o finanziaria né in Italia né nel Regno Unito.

Uno dei fratelli Catapano, Giuseppe, nella veste di presidente dell'associazione Osservatorio Parlamentare Europeo (Ope), con sedi a Napoli, Roma e Bruxelles, per accreditarsi, incontrava imprenditori e rappresentanti di istituzioni locali e nazionali presentandosi con autista e autovettura blu, dotata di lampeggiante simile a quello in uso alle forze di polizia. L'Osservatorio Parlamentare Europeo (Ope) e l'Istituto Europeo Commerciale (Iec), con sede a Napoli, erano due associazioni non riconosciute, dichiarate al fisco come onlus senza averne titolo giuridico. Le distrazioni patrimoniali accertate dalle Fiamme Gialle ammontano a 9,5 milioni di euro; le sottrazioni delle imposte al Fisco sono state pari a 5,5 milioni di euro e, a fronte dei "servizi" resi, l'organizzazione fraudolenta ha incassato oltre 24 milioni di euro. (Ansa)

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