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Cronaca Torre annunziata

Cittadinanza onoraria a Giancarlo Siani: “Per i torresi non è mai morto” (FOTO E VIDEO)

Da oggi il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra è un cittadino di Torre Annunziata. Il conferimento nelle mani del fratello Paolo

Giancarlo Siani è un cittadino di Torre Annunziata. La cerimonia di conferimento di questa mattina ha provato a sanare una ferita aperta nella cittadina vesuviana fin dal giorno della sua morte. Torre Annunziata ha sempre considerato il giornalista del Mattino assassinato dalla camorra un cittadino torrese ma da oggi lo è ufficialmente. A conferire la cittadinanza onoraria è stato il sindaco oplontino Vincenzo Ascione nelle mani del fratello del giornalista, Paolo Siani. Alla cerimonia, svoltasi nella sala consiliare di via Provinciale Schiti, hanno partecipato numerose autorità civili e militari che hanno scandito la giornata con i loro interventi. 

VIDEO

A cominciare dal direttore dell'Agenzia per i beni confiscati, Bruno Frattasi che ha annunciato il progetto di riuso di Palazzo Fienga, la roccaforta del clan Gionta, confiscata e che verrà riutilizzata per creare un presidio di legalità all'interno del rione. Oggi pomeriggio il prefetto ha annunciato che parteciperà a Roma a un incontro sul tema. A seguire l'accorato intervento di Giuseppe Giulietti che ha ammonito coloro “che hanno sfruttato il nome di Giancarlo senza esserne degni” e ha sottolineato come il cronista riesca a fare cose nonostante non sia più in vita. Il viceministro dell'Interno, Matteo Mauri non ha nascosto la sua commozione nell'ascoltare le parole dei giovani che hanno aperto la giornata oltre a ricordare che “la mafia esiste anche al Nord e lo dico da uomo del Nord”. Un plauso ai ragazzi presenti in sala, che hanno dato vita anche a un corteo nel Quadrilatero delle carceri, è arrivato anche dall'assessore regionale all'Istruzione, Lucia Fortini. Il prefetto di Napoli, Carmela Pagano ha letto un messaggio del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, così come è stato letto un accorato messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Cittadinanza Torre Annunziata a Giancarlo Siani (Foto Vincenzo Sbrizzi)

“Giancarlo per i cittadini torresi non è mai morto” ha detto commosso il sindaco oplontino Vincenzo Ascione che ha sottolineato la passione con cui il cronista svolgeva il suo lavoro. “Amava il suo lavoro ma era solo e non ha avuto la giusta processione” ha ricordato. L'ultimo intervento è stato quello del fratello Paolo Siani, subito dopo aver ricevuto la cittadinanza. “Fate le cose con passione - ha detto ai ragazzi presenti in sala - perché sicuramente riuscirete in quello che vorrete fare e vi verrà riconosciuta dalle persone”. Siani ha poi chiesto alla cittadinanza “protezione per i giornalisti che camminano per strada e di avere cura di questi ragazzi”. Particolarmente toccante è stato il momento in cui il parlamentare ha mostrato il tesserino da pubblicista di Siani e la sciarpa del Napoli che indossava quando andava allo stadio. 

Le parole di Siani (VIDEO) 

La giornata si è conclusa con la benedizione della panchina per la libertà di stampa apposta a Villa Parnaso a cui hanno partecipato i giornalisti presenti tra cui Sandro Ruotolo, promotore dell'iniziativa e giornalista sotto scorta, così come Paolo Borrometi, il direttore del Mattino Federico Monga, il presidente dell'ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il presidente del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri e il direttore di Metropolis, Raffaele Schettino. Presenti anche gli amici torresi di Siani, Antonio Irlando e il presidente dell'Osservatorio legalità di Torre, Giovanni Trapani. Alla giornata di celebrazioni hanno partecipato anche don Tonino Palmese e Geppino Fiorenza della fondazione Polis.

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