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Cronaca Torre annunziata

Sorpresa al processo: "Il boss non era latitante, scappava dalla moglie"

Ciro Nappo è stato condannato a 2 anni e 3 mesi per aver violato le prescrizioni cautelari. La sua latitanza fu successiva alla "fuga da casa" dovuta a problemi con sua moglie

Aveva violato la sorveglianza speciale ma solo "dopo aver litigato con la moglie". È la ricostruzione che la polizia ha fatto della violazione delle prescrizioni cautelari ad opera di "Ciruzz capa 'e auciello", ovvero il 43enne reggente dei Gionta di Torre Annunziata Ciro Nappo.

Gli aggiornamenti sulla vicenda processuale del boss sono riportati dal Mattino. Davanti al collegio della seconda sezione penale del tribunale di Torre, si è chiuso il processo a Nappo, accusato di violazione delle prescrizioni: per lui condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione ma senza aggravante mafiosa.

La vicenda risale all'aprile del 2015. Nappo abbandonò casa dopo una lite, come confermato anche dai poliziotti in aula. La fuga divenne però poi latitanza, per sfuggire ad una condanna definitiva per associazione mafiosa: un anno senza lasciar tracce, poi l'arresto in un casolare a Trecase.

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