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Cronaca

"Ciro Esposito riconobbe in foto Daniele De Santis"

Lo ha raccontato la criminologa Angela Tibullo, sentita come testimone nel processo che vede imputato l'ultras romanista per l'omicidio del giovane tifoso napletano

Ciro Esposito, il tifoso napoletano gravemente ferito durante i tafferugli avvenuti nel prepartita della finale di coppa Italia del 3 maggio 2013 a Roma e morto poi, dopo diversi giorni di agonia, all'ospedale Gemelli, avrebbe riconosciuto in foto Daniele De Santis, l'ultras romanista accusato di aver sparato al giovane di Scampia.

Lo ha riferito ieri la criminologa Angela Tibullo, sentita come testimone nel processo che vede imputato di omicidio l'ultras romanista. La criminologa ha dichiarato che De Santis sarebbe stato riconosciuto in foto da Ciro nei giorni in cui il giovane era ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Tibullo, in quei giorni, parlò con ragazzo in qualità di consulente della famiglia Esposito.  

"Ciro mi disse - avrebbe riferito la criminologa - che aveva sentito delle urla provenire dal pullman e che, trovandosi dall'altra parte della carreggiata, aveva scavalcato il guard rail. E aggiunse, 'mi sono ritrovato di fronte questo omone e l'ho spinto per difendermi' poi 'non ho capito cosa e' successo, solo che mi hanno sparato'".

"La mattina del 25 maggio Esposito - ha aggiunto la criminologa - era tranquillo e parlava, anche se non benissimo e in dialetto napoletano. Ha descritto la persona come 'chiattone, pelato e con dei guanti' alle mani". Sulla stessa circostanza, la dottoressa ha poi aggiunto: "Gli abbiamo mostrato una foto di De Santis e lui disse 'e' questo il chiattone di merda che mi ha sparato', e che in quel momento c'erano gli amici che erano scesi con lui dalla macchina".

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