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Cronaca

Al via il processo per la morte di Ciro Esposito: in lacrime la madre del giovane

"Chiederemo che Ciro venga riconosciuto quale vittima di atto criminale", precisa l'avvocato di parte civile Angelo Pisani

Oggi è iniziato il processo per dare giustizia a Ciro Esposito, il tifoso del Napoli rimasto ucciso prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina.

Nell'aula bunker del carcere romano di Rebibbia si trovano l'imputato, l'ultra' della Roma, Daniele De Santis, detto 'Gastone', l'avvocato di parte civile, Angelo Pisani, la madre di Ciro, Antonella Leardi e altri familiari e parenti delle parti. Gastone è sdraiato su una barella in prima fila per via di un problema alla gamba. Qualche minuto prima che iniziasse l'udienza, la mamma di Esposito si e' lasciata andare ad un pianto durato alcuni minuti.

"Noi chiederemo che Ciro venga riconosciuto quale vittima di atto criminale, senza confondere lo sport con tale agguato e violenza spietata privi di alcuna diversa interpretazione. Ora lo Stato con una sentenza severa ed esemplare sia di esempio a tutti a tutela dello sport e delle vittime innocenti", precisa l'avvocato Pisani. "Presenteremo anche la richiesta di costituzione di parte civile nella Municipalità di Scampia", rivela a NapoliToday, l'avvocato.

"Finalmente inizia il processo, anche se per me dovrebbe finire oggi - ha commentato Antonella Leardi - Ormai i fatti sono evidenti: sono certa che la giustizia trionferà. Non mi importa degli striscioni apparsi contro di me allo stadio, sono una mamma che sta facendo di tutto per eliminare la violenza negli stadi, queste persone devono solo vergognarsi".

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