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Cronaca

Circumvesuviana, i finti malati ora rischiano il posto

Informativa urgente all'Autorità di garanzia per gli scioperi. Il caso dell'astensione contemporanea per malattia del 50% dei dipendenti sarà discusso dalla commissione

Dopo il caos di lunedì scorso, la Circumvesuviana dovrà inviare un'informativa urgente all'Autorità di garanzia per gli scioperi. Il caso dell'astensione contemporanea per malattia del 50% dei dipendenti sarà discusso con urgenza dalla commissione presieduta da Roberto Alesse che si riunirà lunedì.

Un dossier, quello richiesto dal Garante, che la Circumvesuviana dovrà approntare in tempi rapidi. E tempi rapidi, spiega Salvo Sapio del Mattino, saranno utilizzati dall'azienda nell'inviare un esposto alla Procura della Repubblica. All'Autorità garante, invece, dovrà essere recapitata non solo una relazione tecnica su quanto accaduto ma anche i certificati medici che avrebbero giustificato l'astensione collettiva. 

"È evidente - chiariscono dalla Commissione - che compito dell'Autorità è anche quello di valutare forme di astensione collettiva che, pur non configurandosi come scioperi, causano un danno ai cittadini-utenti, a maggior ragione perché carenti dei requisiti previsti dalla legge per proclamare lo sciopero: preavviso e durata, in primo luogo". Ricevuto poi il dossier, la commissione valuterà il caso nel suo insieme e nel dettaglio dei casi e cercherà chi ha eventualmente finto di essere malato. A rischiare comunque non sono solo i lavoratori ma anche l'azienda. L'Autorità può chiedere, infatti, sanzioni a carico dei dipendenti non in regola (si va dall'ammonimento al licenziamento a seconda della gravità e delle recidive) e può multare anche la Circumvesuviana nel caso non applichi le sanzioni indicate. Discorso diverso per quanto riguarda i medici certificatori sui quali l'Autorità non ha competenza ma che, evidentemente, finirebbero nel mirino della magistratura.

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