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Bare davanti al Comune, i seppellitori: "Non pagati da 20 mesi"

I lavoratori della Multiservizi chiusi nei feretri in segno di protesta contro licenziamenti e ritardi nei pagamenti

Nel mezzo di un tranquillo pomeriggio di inizio settimana, davanti a palazzo San Giacomo spuntano quattro bare. Al loro interno si sono fatti chiudere alcuni dei lavoratori della Multiservizi, società che gestisce per conto del Comune di Napoli il servizio di sepoltura nel lotto 1 del cimitero di Poggioreale. 

"Siamo qui per protestare contro i licenziamenti, i trasferimenti e i ritardi nell'erogazione degli stipendi - spiega Mario Carnevale di Ugl Campania - Dalle informazioni che abbiamo, il Comune paga l'azienda regolarmente, ma poi questa non trasferisce i soldi ai dipendenti. I ritardi ammontano a diversi mesi, ma in alcuni casi arrivano a sfiorare i due anni".

Negli ultimi giorni, la Multiservizi ha licenziato cinque seppellitori, mentre altri sei sono stati trasferiti in altre città: "Un altro modo di licenziare queste persone - prosegue Carnevale - perché sarebbero obbligate a cambiare città". Quello che viene chiesto al Comune è, in qualità di ente appaltante, di farsi garante che ai dipendenti arrivino regolarmente le spettanze. Una situazione che mette a rischio le sepolture proprio nel periodo antecedente al ponte dei Morti: "Per senso del dovere - conclude il sindacalista - anche oggi sono state effettuate quaranta sepolture. Ma chiediamo anche un tavolo di confronto per fermar ei licenziamenti". 

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