Stop a Cava Sari, lo decide il sindaco di Terzigno
Ordinanza firmata da Domenico Auricchio. "Ho il dovere di tutelare la salute dei miei concittadini, la gente è esasperata e vuole risposte certe. La prima risposta da dare è impedire che ci sia ancora il cattivo odore"
Appena due settimane. Ecco quanto è durato l'accordo sottoscritto alla presenza del premier Berlusconi la sera del 29 ottobre dai sindaci del Vesuviano. Lo stop inferto dall'ordinanza del sindaco di Terzigno Domenico Auricchio impedirà, a meno di revoca da parte della Prefettura di Napoli, che si continui a sversare a Cava Sari.
Situazione dunque esplosiva nei 18 comuni del vesuviano. Una novità che rischia di incidere su una situazione già precaria. "Ho firmato l'ordinanza perché ho il dovere di tutelare la salute dei miei concittadini", ha spiegato il sindaco di Terzigno al termine di un affollato Consiglio comunale svoltosi alla presenza di oltre 2000 persone.
“Così non è possibile andare avanti, la gente è esasperata e vuole risposte certe. La prima risposta da dare è impedire che ci sia ancora il cattivo odore". La discarica Sari dunque non è stata chiusa ma viene fatto divieto ai camion di raggiungerla passando per il territorio comunale di Terzigno.
"Dove porteremo i nostri rifiuti? Questo non lo so - ha fatto sapere Auricchio - L'unica cosa che posso fare è quella di cercare di tutelare la salute dei miei concittadini".
Inanto si registra un nuovo incidente a Boscoreale ove l'autista di un mezzo che aveva raccolto la spazzatura nel comune di Torre Annunziata è stato accerchiato da alcune persone e aggredito. L'uomo, costretto a far ricorso alle cure dei sanitari per le contusioni subite, guarirà in 2 due giorni. In via Zabatta, invece, alcuni sconosciuti hanno accerchiato un altro autocompattatore ed hanno costretto l'autista a scendere. Quindi si sono impossessati delle chiavi del mezzo e si sono allontanati. Il mezzo è stato rimosso poco dopo quando la ditta ha inviato sul posto il duplicato delle chiavi.