rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Giugliano in campania

Giugliano, chiusi i centri per la raccolta differenziata. La città in subbuglio

Il sindaco Pianese ordina lo stop per una riorganizzazione del lavoro. Duri i commenti di Giovanni Russo, segretario PD, Antonio Poziello, consigliere PD e Corrado Gabriele della commissione regionale ecomafie

Il Sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese, ha disposto con un'ordinanza datata 6 giugno, e fino ad ulteriori disposizioni, la chiusura dei centri di raccolta di via G. Marconi, via Madonna del Pantano, via Antica Giardini, via Labriola e via Selva Piccola. In una nota divulgata dall'Ansa l’amministrazione spiega che il provvedimento si è reso necessario "in considerazione dell’attuale stato di integrazione di idonee strutture e di un'attenta riorganizzazione del lavoro nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza dei lavoratori e delle misure necessarie per una corretta raccolta delle frazioni differenziate, anche in considerazione che in data 1 giugno 2011 è intervenuto il cambio dell'azienda affidataria del servizio di igiene integrata". La decisione ha però suscitato grande malcontento tra i cittadini di Giugliano, rimasti senza le adeguate strutture in cui conferire plastica, carta e vetro, che invece di essere differenziati e recuperati, attualmente finiscono tra i rifiuti indifferenziati.

Sulla spinosa questione Il Segretario del Partito Democratico di Giugliano Giovanni F. Russo commenta senza mezzi termini: "La situazione dei rifiuti è arrivata ad un punto inacettabile. L'Amministrazione Pianese in questi ultimi giorni ha dimostrato la sua totale incapacità: erano settimane che era in programma il passaggio di cantiere alla nuova ditta e ciò nonostante si è arrivati completamente impreparati. Le Isole Ecologiche sono state chiuse senza preavviso, senza che si sappia se riapriranno. Il porta a porta che era stato male avviato in alcune zone della città è stato interrotto ed ora i cittadini non sanno cosa fare. Non si sono degnati neanche di fare un manifesto per avvisare la città. Dove erano ubicate le ex isole ecologiche oggi ci sono vere e proprie discariche e lo stesso avviene in molte zone della città. Ad essere stato ripulito è solo il centro mentre le periferie sono abbandonate a se stesse, per non parlare della fascia costiera dove la spazzatura arriva al terzo piano dei palazzi. Ho chiesto più volte le dimissioni dell'Assessore Postiglione responsabile per l'ambiente ma chi dovrebbe prendere atto del suo fallimento è la maggioranza che ancora sostiene Pianese. Nei giorni scorsi hanno disertato un Consiglio comunale da noi convocato proprio per discutere della raccolta differenziata: mentre noi della minoranza li aspettavamo in aula, loro erano impegnati ai piani alti a discutere dei loro problemi politici dimenticandosi di quelli della città. In questi mesi abbiamo più volte offerto la nostra collaborazione e presentato proposte e indicazioni utili per migliorare il servizio: tutto sempre lasciato cadere nel vuoto. Le cose sono solo sempre peggiorate. Dopo tre anni di Governo è chiaro a tutti che l'esperienza Pianese è stata un disastro".

Dure, in proposito, anche le parole del consigliere comunale del Partito Democratico Antonio Poziello: "Solo con un serio piano di raccolta differenziata in tutta la città e nelle zone periferiche si potrà uscire dal degrado. Marano e Mugnano ci insegnano come partita la raccolta differenziata sono spariti dalle strade cassonetti e cumuli di rifiuti anche in piena emergenza. Coinvolgere la cittadinanza e sensibilizzarla non basta occorre che l'amministrazione comunale presenti in consiglio un piano dettagliato degli interventi con certezza di tempi e risorse umane da impiegare per raggiungere livelli di civiltà che competono ad una grande città della Campania". 

Ma le critiche al provvedimento del Sindaco Pianese non hanno tardato ad arrivare duri anche dal di fuori della cittadina. Corrado Gabriele, membro dell'ufficio di presidenza della commissione regionale ecomafie, si è espresso in modo inequivocabile sulla vicenda: “Nel giorno della presentazione del rapporto ecomafia, il sindaco della terza città della Campania provvede con propria ordinanza, con la scusa del cambio di appalto, a bloccare una raccolta differenziata già ai minimi termini". Giugliano è la città della Campania con la minore percentuale di raccolta differenziata, la stessa superficie della città di Napoli e la più alta concentrazione di discariche ufficiali e di discariche abusive di rifiuti tossici. È uno di quei Comuni che, se fosse stata applicata la normativa del governo Berlusconi, avrebbe dovuto essere commissariato per il mancato raggiungimento della quota di raccolta differenziata". Si è, infine, unito al coro di critiche anche il responsabile provinciale igiene urbana della CGIL di Napoli Pasquale Casoria: "Le condizioni oggettive di lavoro del personale del cantiere di Giugliano sono ormai insostenibili. Si provveda immediatamente alla convocazione di un tavolo sindacale per affrontare la grave emergenza che i cittadini e i lavoratori del settore sono costretti a subire. Il sindaco Pianese anziché chiudere i centri per la raccolta differenziata, ridotti come quello di Varcaturo ad una discarica a cielo aperto, concordi con i sindacati un serio piano per la raccolta porta a porta".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giugliano, chiusi i centri per la raccolta differenziata. La città in subbuglio

NapoliToday è in caricamento