Riapre la Chiesa di San Giovanni a Carbonara, ma non ci sono i custodi
Restaurata con anni di lavori, il sito rischia di restare chiuso per mancanza di personale
"Uno splendido monumento gotico e rinascimentale vede risplendere nuovamente affreschi e sculture: un reportage per San Giovanni a Carbonara, dove oltre allo scalone monumentale e alla facciata, sono state restaurate le cappelle d'Eboli di Castropignano, Caracciolo di Vico e Somma, con il consolidamento del maestoso altare Miroballo che ha recuperato l'originaria policromia".
La web tv del Comune di Napoli presenta così la riapertura della chiesa di San Giovanni a Carbonara, a Napoli, dopo anni di lavori che hanno salvato il sito dall'incuria e dalla fatiscenza. Una felicità a metà perché, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, appena riaperta la chiesa è stata richiusa per mancanza di custodi. L'allarme è stato lanciato dal parroco Ciro Ricciardi e il sindaco Gaetano Manfredi ha assicurato che si occupaerà della vicenda.
La chiesa, la cui costruzione è iniziata nel 1339, conserva il monumento funebre a Ladislao di Durazzo, re di Napoli dal 1386 al 1414, fatto erigere dalla sorella Giovanna II, succeduta al fratello sul trono napoletano. Il restauro della chiesa è stato promosso dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche.