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Cronaca

Un cuore nuovo per Chiara, 12 anni: l'intervento al Monaldi

La bambina affetta da una miocardite dilatativa. L'organo è stato donato da una 35enne di Nocera deceduta per emorragia celebrale

Dopo cento giorni d'attesa nel petto di Chiara batte un cuore nuovo: la bimba, affetta da una miocardite dilatativa, è stata sottoposta ieri a un trapianto nell'ospedale Monaldi. L'organo è stato donato da una 35enne di Nocera, in provincia di Salerno, deceduta per emorragia celebrale.

L'intervento è stato portato a termine con successo dal direttore di Cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale Monaldi Giuseppe Caianiello, coadiuvato da Andrea Petraio, dall'anestesista Carmela Scarpati, da Claudio Marra del Centro Trapianti adulti e Ettore Merlino dell'equipe di Caianiello (questi ultimi due hanno effettuato anche l'espianto), è cominciato all'una di notte ed è andato avanti per 10 ore e mezza. Le condizioni della ragazzina sono ritenute ottime. Nelle prossime si valuterà di sciogliere la prognosi.

"Desidero - ha detto il manager dell'Azienda dei Colli Antonio Giordano - esprimere il mio ringraziamento agli organi di informazione che hanno fatto proprio, e rilanciato a livello nazionale, l'appello per una nuova cultura della donazione. Aldilà di questa intensa vicenda, che ha emozionato tutto il Paese, se cresce la volontà di donare sarà possibile salvare la vita di tante altre persone in futuro. E questa è la più bella missione della sanità pubblica".

Distrutto dalla fatica ma felice anche il direttore Caianiello: "E' il sedicesimo trapianto pediatrico che faccio, tutti con esito positivo, tranne uno che abbiamo perso a 3 anni di distanza per un linfoma. Ma questo mi ha dato la gioia maggiore. La lettera di Chiara, la sua voglia di vivere, la sua accorata richiesta di aiuto mi hanno commosso".

Chiara Campagnuolo, 12 anni, era in lista d'attesa sia nel settore pediatrico che in quello adulti, in quanto il suo peso corporeo, sui 50 chilogrammi, l'ha resa adatta anche accogliere un organo di maggiorenne. La lista pediatrica è nazionale, l'altra è regionale. Avuta la notizia del coma irreversibile di Nocera, il Centro Trapianti regionale, diretto da Nanni Costa si è subito messo in movimento perché la taglia dell'organo da trapiantare era idonea per il fisico di Chiara. Marra e Merlino si sono portati sul posto per avviare l'espianto, mentre Caianiello e gli altri preparavano la ragazza. Il cuore è rimasto in ischemia per quasi due ore, giusto il tempo di essere prelevato, trasportato e innestato nel nuovo torace, dove ora batte regolarmente, e dove ha sostituito l'organo artificiale che in questi mesi ha tenuto in vita la piccola Chiara. 

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