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Cronaca

Sciopero generale, la CGIL vince anche a Napoli

Una rossa marea umana ha sfilato in corteo da Piazza Mancini fino a Piazza del Gesù. In piazza settore pubblico e privato. Scudiere della Cgil: "O si cambia manovra o si cambia governo"

È partito da Piazza Mancini, intorno alle dieci di questa mattina, il corteo partenopeo di manifestanti che hanno aderito allo sciopero indetto dalla CGIL. Sono in tanti, in tantissimi. Un successo per la sigla sindacale in forte scontro con il governo in questi giorni in cui si decide la sorte economica e sociale dell’intero Paese con l’approvazione della nuova manovra.

Sfilano per il Corso Umberto lavoratori di ogni categoria, arrivano da ogni azienda, dalla città e dalla provincia e sono di qualsiasi età: pensionati, dipendenti pubblici e privati, appartenenti alle forze dell’ordine, medici, immigrati, le donne del movimento “Se non ora, quando?”, operai ed impiegati. Tutti in piazza senza differenze per protestare contro una manovra definita dalla CGIL “classista, iniqua e ingiusta". Ci sono anche gli operai di Pomigliano, quelli in lotta da tempo per combattere contro un sistema che sta cambiando, che sta cancellando tutele e garanzie dei contratti nazionali, quelli che non si stancano di gridare contro il loro datore di lavoro, ritornato ad essere il “padrone” come prima delle lotte degli anni ’70.

Il corteo è pacifico, festoso, c’è la banda del sindacato che intona “Bella ciao” e si alza un coro che riempie l’aria della città di note e speranza. I manifestanti mostrano cartelli e striscioni, si chiede maggiore equità per le class di lavoratori e il riceupero dei soldi dall'evasione fiscale e dalla lotta alla malavita organizzata. E così la rossa marea umana arriva a Piazza del Gesù, ma lo spazio è troppo poco per contenere tutti e molti restano a innalzare bandiere nelle strade adiacenti. Dal palco il comizio è già cominciato e si è aperto con un appello per la liberazione dei lavoratori marittimi sequestrati in Somalia ed ostaggi dei pirati da oltre sei mesi.

A chiudere il comizio sarà il segretario confederale della Cgil Vincenzo Scudiere, con un attacco diretto alle altre due sigle sindacali maggioritarie in Italia Cisl e Uil per non essere scensi in piazza in questo momento così importante per tutti. E sulla politica del governo Scudiere incalza "é una politica di classe, tesa a difendere gli evasori, coloro che non pagano le tasse". Il monito è chiaro: o si cambia manovra o si cambia governo.

Manifestazione Cgil 6 settembre - Foto V. Graniero

Intanto in un’altra parte della città un altro corteo, partito da piazza Cavour, è stato organizzato dal Sindacato Autonomo, Cobas e disoccupati organizzati. Qualche scontro con le forze dell’ordine si è verificato con un gruppo estremo, estraneo al corteo della CGIL e ai lavoratori che hanno partecipato a questa grande giornata di protesta.

Napoli ha risposto con forza e a gran voce ha urlato il suo dissenso, innegabile il risultato assolutamente positivo che porta a casa il sindacato generale dei lavoratori.

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