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Cronaca

Lo smog è fuori controllo: le centraline Arpac non funzionano

Impossibile avere una fotografia certa dell'inquinamento in città. Si teme per polveri sottili e benzene. Sodano: "Sono cambiati i dispositivi del traffico quindi bisognerebbe rilevare l'aria in maniera diversa"

L'allarme non è da sottovalutare: mancano i controlli della qualità dell'aria in città. Le centraline dell'Arpac in effetti non funzionano a dovere, come spiega in queste ore Il Mattino. Nuovamente accesi, dunque, i riflettori della Procura sull'Agenzia regionale per l'ambiente, dopo lo scandalo di due anni fa che portò a ben 63 indagati e all'azzaramento dei vertici dell'Agenzia.

Il problema: l'Arpac ha varato una gara che non riesce a chiudere per l'acquisto di nuove centraline che da gennaio dovrebbero garantire maggiore precisione nei dati. Il paradosso è che non tocca a Palazzo San Giacomo valutare la qualità dell'aria, al Comune tocca prendere decisioni se questa non rientra in determinati parametri. E in quel caso se non si prendono provvedimenti si finisce nei guai con la legge.

Una questione sera, fa sapere il vicesindaco e assessore all'Ambiente Tommaso Sodano. "Chiediamo continuamente all'Arpac la situazione. Ma non arrivano dati. Poi le centraline che non ci sono e la questione della gara non ci fanno dormire sonni tranquilli. Per decidere se chiudere o meno al traffico la città bisogna sapere cosa respiriamo. Sono cambiati i dispositivi del traffico quindi bisognerebbe rilevare l'aria in maniera diversa, non mi pare che all'Arpac si stiano muovendo in questa direzione. Il Comune sta valutando l'acquisto di un paio di centraline per metterle in punti particolari. Così da un lato avremo finalmente dei dati su cui lavorare anche se non tocca a noi fare questo lavoro e dall'altro capiremo se le centraline Arpac funzionino davvero".

L'indiscrezione delle ultime ore parla di polveri sottili - quelle rilasciate dalle auto ma non solo - da tener sotto controllo insieme al benzene. La paura è di tornare indietro di due anni. Era il 2009 quando Napoli assurse al ruolo di capitale dell'inquinamento da polveri sottili, per ben 195 giorni sui 35 fissati dalla legge. 

Ma quante sono le centraline quelle sparse in città? Nove, così distribuite: Osservatorio astronomico, ospedale Santobono, Primo policlinico, Scuola Silio Italico, Scuola Vanvitelli, Museo nazionale, Ente Ferrovie, Ospedale nuovo e Itis Argine.

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