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Venerdì, 19 Aprile 2024

Attacchi a caserme e civili: così l'Ordine di Hagal minacciava la democrazia

Smantellata la cellula neonazista con base a Napoli. Addestrati all'estero e con contatti con le frange estremiste del battaglione Azov

Progettavano attacchi a caserme e obiettivi civili con l'obiettivo di sovvertire l'ordine democratico. La polizia ha smantellato una cellula campana dell'Ordine di Hagal, un movimento spirituale di matrice neofascista. Cinque le ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e una con obbligo di presenza. Un sesto elemento sarebbe latitante in Ucraina. Sono accusati di terrorismo e propaganda razzista contro la razza e la religione ebraica. 

In corso ancora una trentina di perquisizioni nelle case degli associati. Molti di essi si sono addestrati all'estero nel combattimento corpo a corpo e hanno contatti con frange estremiste come il battaglione Azov, in Ucraina, balzato agli onori delle cronache dopo lo scoppio del conflitto con la Russia. 

Trovate e sequestrate armi bianche, repliche di pistole. Per accedere all'Ordine era necessario superare un giuramento e un rito inneggiante gli dei nordici del Valhalla. Per la loro propaganda utilizzavano per lo più i social, in particolare Telegram. Le indagini sono partite nel 2019. Per la polizia non si tratterebbe di una cellula isolata, vista la capillarità che il Movimento ha raggiunto.  

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