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Cronaca Caivano

Caso Fortuna, le indagini: chiesta la riesumazione del corpo del piccolo Antonio

Il bimbo di 3 anni precipitò dallo stesso palazzo del Parco Verde a Caivano. Il sospetto è che dietro le morti dei due bambini ci sia una rete di pedofili

Tre al momento le inchieste sul caso Fortuna Loffredo. La prima, la più importante, riguarda gli abusi e l'omicidio; la seconda, i favoreggiatori di questi turpi e atroci reati; la terza, sull'aggressione all'uomo accusato di aver ucciso la piccola.

Intanto è stata chiesta anche la riesumazione del corpo del piccolo Antonio Giglio. Il bimbo di 4 anni precipitò dallo stesso palazzo del Parco Verde a Caivano. Il sospetto è che dietro le morti dei due bambini ci sia una rete di pedofili.

I magistrati della Procura di Napoli, si legge su La Repubblica, stanno attendendo la relazione scritta su quanto avvenuto nel carcere di Poggioreale qualche giorno fa. Nonostante l'indagato del delitto di Fortuna fosse stato messo in una sezione protetta, è stato colpito con un pugno e ha riportato escoriazioni. Caputo è stato aggredito nella cella al terzo piano del padiglione "Roma" del carcere di Poggioreale dai detenuti che con lui dividevano la stanza.

ANTONIO, VITTIMA INNOCENTE - Antonio Giglio, figlio di Marianna Fabozzi, compagna di Raimondo Caputo, arrestato con l'accusa di avere ripetutamente violentato e ucciso Fortuna, morì il 27 aprile 2013 a causa dei gravi traumi riportati cadendo al suolo da una finestra dell'abitazione della nonna al settimo piano dello stesso edificio nel quale viveva la famiglia di Fortuna. Fortuna e Antonio si conoscevano perché la bambina era solita giocare con la sorella del piccolo. In tutti e due i casi, le vittime sono state ritrovate senza la scarpa destra.

LE PAROLE DI SALVINI - Sull'aggressione a Caputo, si è espresso Matteo Salvini. "E' stato quasi linciato in carcere il presunto assassino di Fortuna Loffredo? Se dicessi che mi dispiace, direi una cosa falsa. Non mi dispiace per nulla, anche se non deve essere lasciata alla legge del carcere la soluzione. La Lega da ormai almeno tre legislature propone la castrazione chimica per pedofili e stupratori. Chi mette le mani addosso a un bambino e a una donna deve essere farmacologicamente, quindi senza la scure ma con le pillole, messo in condizione di non rifarlo più per tutta la vita". Così il leader della Lega ha commentato ai microfoni di Radio Cusano Campus.

IL MONITO DEL PAPA - Alla tragedia della piccola Fortuna e alla pedofilia ha fatto riferimento anche il Papa al Regina Coeli. "Non dobbiamo tollerare gli abusi sui minori, dobbiamo difendere i minori e punire severamente coloro che commettono gli abusi".

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