"I casi Covid vanno moltiplicati per quattro. Situazione fuori controllo": la testimonianza di un medico di base
"Tra non molto gli ospedali saranno fuori controllo per la mole di degenti, senza un lockdown generalizzato e serio", confida a NapoliToday un noto professionista
I medici di base sono finiti nelle ultime settimane nel tritacarne mediatico del dibattito sul Covid, che li vuole tra i presunti responsabili della saturazione degli ospedali. "Se visitassero i pazienti Covid non gravi nelle loro abitazioni non ci sarebbe questo affollamento nei pronto soccorso", è quanto ripete ossessivamente chi magari conosce poco le condizioni in cui sono costretti a lavorare. Con Dpi comprati a proprie spese, perchè le forniture statali non bastano, senza tute di protezione, a mani nude contro la violenza del virus che potrebbero peraltro portare di casa in casa, fungendo da veicoli inconsapevoli del Covid.
Casi fuori controllo
"I casi di positivi al Covid-19 conteggiati giornalmente nel bollettino regionale andrebbero moltiplicati per quattro. Mando almeno 4-5 segnalazioni al giorno all'Asl, ma i tamponi tardano ad arrivare. I miei pazienti al telefono mi descrivono i sintomi ed io già so che si tratta di Covid. E' evidente, quando mi dicono di aver avuto tosse, dolori su tutto il corpo e perdita di odori e sapori, la diagnosi è semplice. Non tutti hanno il denaro per effettuarlo presso i laboratori privati e quindi capita che in una famiglia di sei persone, visti i ritardi del pubblico, uno lo fa ad esempio e risulta positivo, mentre gli altri cinque no, pur presentando medesimi sintomi. Quindi mi chiedo, quanti sono i positivi effettivi al Covid-19 a Napoli. Tra non molto gli ospedali saranno fuori controllo per la mole di degenti, senza un lockdown generalizzato e serio", confida a NapoliToday un noto medico dell'Asl Na 1.
Severità della malattia
"Su 100 miei pazienti che hanno contratto il Covid in queste settimane posso dire che per fortuna la maggioranza è paucisintomatica (tosse, febbre leggera, dolori), 3-4 hanno febbre alta e vengono curati con la terapia classica adottata in questi casi (cortisone, eparina) e solamente uno è ricoverato in condizioni preoccupanti con la polmonite bilaterale", prosegue il professionista, titolare di uno studio medico con più di mille assistiti.
Tamponi di controllo
"Un altro aspetto da non sottovalutare a causa della lentezza nell'eseguire i test si ripercuote anche nei tamponi di controllo. Il risultato è vedere centinaia di persone che ormai potrebbero aver superato la malattia essere costrette a restare a casa, senza poter ritornare al lavoro, solo a causa della inefficienza del sistema", conclude il medico.