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Case popolari, una vita tra amianto, topi e infiltrazioni

La denuncia dei residenti di via Torricelli, a Pianura: "Ci dissero che erano alloggi provvisori e invece siamo qui da trent'anni. Nessuno manutenzione almeno da venti"

Succede in molti quartieri di Napoli che nel 2021 centinaia, migliaia di famiglia sia costrette a vivere in abitazioni popolari ben al di sotto dei livelli minimi di dignità. Via Evangelista Torricelli, a Pianura, non è solo una strada. Basta guardare il navigatore per rendersi conto che in questa zona della periferia Ovest di Napoli le strade si chiamano tutte via Torricelli. Succede spesso nei territori di confine, dove si è costruito in fretta e male nel post-terremoto, che si sia dato lo stesso nome a decine di traverse. 

Qui, a via Torricelli, furono costruiti alloggi prefabbricati, oggi di proprietà del Comune, per chi aveva perso la casa. "Dovevano essere alloggi provvisori e invece siamo qui da trentasei anni" racconta Stefania Mautone, infermiera e residente che insieme a un gruppetto di cittadini cerca di restituire decoro a uno dei luoghi più degradati di Napoli. "Queste case cadono a pezzi. - prosegue - I muri degli appartamenti sono fradici a causa delle continue infiltrazioni. Ad ogni temporale piove anche nelle case. All'esterno, se possibile, è ancora peggio. I bambini giocano tra marciapiedi rotti, topi, allagamenti, cavi e tubi scoperti". 

Passeggiando sotto i porticati delle diverse via Torricelli è facile notare che buona parte delle controsoffittature sono saltate. "Stiamo pieni di topi" urla una signora da un balcone. La manutenzione, come per tutte le case popolari, sarebbe affidata alla Napoli Servizi. Ma i residenti giurano che i dipendenti della partecipata del Comune, da queste parti, non si sono mai visti: "Io segnalo, segnalo. Mi dicono che verranno, ma poi non arriva mai nessuno - spiega un residente - Vedete il mio soffitto? E' pieno di muffa eppure ho imbiancato solo un mese fa". 

 Nella zona vige la regola dei fai da te: "Se non ci muoviamo noi residenti - afferma, ancora, Stefania - non viene aggiustato mai nulla. Saranno vent'anni che non viene nessuno per la manutenzione". Le continue infiltrazioni hanno causato un picco di patologie respiratorie come asma e bronchiti, Come se non bastasse, le pareti degli alloggi sono in amianto: "L'umità porta i muri a sgretolarsi - spiega la residente - e vengono fuori lastre dì amianto. In ogni palazzo si conta almeno un morto di tumore". 

Il messaggio dei cittadini è alla nuova amministrazione comunale che progetta la privatizzazione del Patrimonio immobiliare. Queste case, però, in queste condizioni, non possono neanche essere vendute agli assegnatari. Dovrebbero solo essere abbattute, dopo aver trasferito le famiglie in nuovi alloggi. "E' quello che doveva accadere - ci racconta una donna - ma da tre anni gli scheletri dei palazzi sono stati abbandonati e i lavori si sono fermati". 

L'assenza delle istituzioni ha lasciato spazio all'illegalità. Chi ha le possibilità economiche ha perpetrato evidenti abusi edilizi. A pagarne le spese sono le persone che vivono in condizioni di povertà. "Vorremmo che il Comune di Napoli ci desse una speranza per sperare in una vita migliore". 

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