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Cronaca Piazza Carlo III

Corteo CasaPound, arriva il no del questore dopo le polemiche

Nessuna manifestazione sabato 26 novembre. Nei giorni scorsi de Magistris e studenti si erano detti contrari. La reazione: "Solo a noi di CasaPound non è consentito manifestare liberamente a Napoli"

Non ci sarà nessuna manifestazione sabato 26 novembre. Nè dei giovani di estrema destra di Casa Pound, né degli antifascisti dei collettivi di sinistra e dei centri sociali di Napoli. Lo ha deciso il questore Luigi Merolla in considerazione degli episodi di violenza che hanno visto ad ottobre opposte le due fazioni in via Marina, nei pressi della facoltà di Giurisprudenza.

IL FATTO - Gli aderenti all'associazione CasaPound avevano preannunciato per quel giorno un corteo con partenza da Piazza Carlo III. In risposta, la rete antirazzista che fa capo alla sinistra antagonista ha organizzato per lo stesso giorno un presidio in piazza Cavour, «meta» anche del corteo di Casa Pound. Anche per gli esponenti dei collettivi è arrivato lo stop dagli uffici di via Medina per ragioni di ordine pubblico.

IL PENSIERO DI DE MAGISTRIS -  Il sindaco di Napoli si era detto contrario sin dall'inizio all'idea che la città fosse atraversata "da un corteo nazifascista. Bisogna stare attenti alle forme di apologia del nazifascismo che stanno tornando. Voglio ricordare che è reato. Cortei di gruppi che si ispirano a queste cose non possono essere consentiti. Napoli è antifascista, antirazzista, l'unica città d'Europa che si è liberata da sola dall'occupazione con le quattro giornate".

IL CORO DEI NO - Gli studenti napoletani delle scuole superiori e delle università avevano manifestato il loro no nei giorni scorsi con striscioni e murales. Sulle facciate delle scuole superiori napoletane Vico, Margherita di Savoia, Pansini, Labriola, Majorana, Righi erano infatti comparsi striscioni con scritte contro Casa Pound. "26 novembre, fuori i fascisti dalla nostra città, Pansini antifascista" recita lo striscione comparso sulla facciata del liceo del Vomero. Un altro striscione all'istituto Righi di viale Kennedy avverte "Fermiamo la marcia su Napoli". "Nessuno spazio ai fascisti" è lo slogan di un altro manifesto sistemato dagli universitari all'entrata della sede della Federico II di Monte Sant'Angelo a Fuorigrotta che richiama anche alla contromanifestazione indetta sempre per il 26 novembre alle ore 15 in piazza Cavour dai collettivi studenteschi napoletani.

LA REAZIONE - "Solo a noi di CasaPound non è consentito manifestare liberamente a Napoli". Così la responsabile per la Campania di CasaPound Manuela Florino commenta la decisione della Questura. "Avevano richiesto più di un mese fa l'autorizzazione al corteo che ci è stato vietato, poi è arrivata la richiesta strumentale dei centri sociali, proprio per creare problemi alla nostra manifestazione. Tutto questo in una città dove ogni giorno si svolgono cortei e manifestazioni di ogni tipo". CasaPound conferma comunque la manifestazione in piazza Carlo III che sarà trasformata in un sit-in. "Vogliamo comunque manifestare contro l' aggressione della finanza e la svendita del patrimonio nazionale",

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