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Cronaca

Napoli e gli antichi mestieri: 'o carnacuttaro

E' il venditore, in genere ambulante, di trippa e carni cotte. Tra i suoi piatti, a base di frattaglie di bovino o maiale, il più famoso è certamente "o per e 'o musso", servito nel tradizionale "cuoppo"

Tanti gli antichi mestieri entrati a far parte della tradizione e della cultura partenopea. Tra questi, alcuni sono completamente scomparsi, altri invece sono vivi tutt'ora, pur avendo subito qualche trasformazione.

Alla seconda categoria appartiene il mestiere del "carnacuttaro". Dalle origini antiche, ma che ancora oggi è, in qualche modo, diffuso nella città all'ombra del Vesuvio.

'O carnacuttaro era il venditore, in genere ambulante, di trippa e carni cotte. Vendeva piatti a base di frattaglie di bovino o maiale.

Di certo, la sua pietanza più nota è ottenuta dal piede e dal muso del maiale (‘o pere e ‘o musso), che venivano ripuliti dai peli, cotti e poi venduti insaporiti con sale, pepe e limone, serviti poi nel tradizionale "cuoppo". Un vero street food della tradizione.

Questo mestiere, come dicevamo, anche se certamente meno diffuso, è tutt'ora presente a Napoli e alcune storiche "tripperie" non solo sono ancora aperte, ma sono anche molto apprezzate.

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