Carla Caiazzo, aggredita dall'ex: "Rideva mentre mi bruciava viva"
La donna ha ricostruito quei tragici momenti nel verbale depositato in vista del giudizio immediato fissato per il 24 ottobre
Lacrime e sofferenza. Carla Caiazzo ha ricostruito con i magistrati la terribile aggressione subita il primo febbraio a Pozzuoli dal suo ex, Paolo Pietropaolo, che dopo averla picchiata le diede fuoco riducendola in gravissime condizioni. "Lui mi strangolava e io dicevo: Paolo, la bambina, la bambina. E lui continuava… Quindi ho perso conoscenza; però nel contempo mi sentivo tutta bagnata. Bruciata".
Il verbale con le dichiarazioni rese da Carla il 31 marzo ai pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso è stato depositato agli atti del giudizio immediato fissato per il 24 ottobre davanti alla quinta sezione penale del tribunale. Carla vuole esserci quel giorno. "Devo stare là. Lo devo a Vania (Vannucchi, la donna bruciata viva a Lucca e morta a seguito delle ustionie, ndr) a tutte le altre che hanno dovuto subire quel che sto subendo anche io".
Pietropaolo, che risponde di tentato omicidio e stalking, ha pianto quando è stato interrogato dai magistrati. "Quello che è accaduto è frutto di un raptus causato, ritengo, dall’abuso di un tranquillante che avevo preso. Non volevo uccidere Carla, ma la volevo solo sfregiare".