Sepe: "Non possiamo arrenderci alla disoccupazione giovanile"
Il cardinale: "Sarebbe colpa gravissima per tutti, perché è in gioco il futuro dei nostri giovani e dell'intera società"
Di fronte al problema della disoccupazione giovanile "non possiamo arrenderci né possiamo restare indifferenti. Sarebbe colpa gravissima per tutti, perché è in gioco il futuro dei nostri giovani e dell'intera società". É quanto ha detto nel corso dell'omelia pronunciata durante la funzione del "Te Deum" dal cardinale Crescenzio Sepe.
"Ci sono risorse umane e intellettuali che non vanno sprecate e che, anzi, vanno tutelate e valorizzate, attraverso il contributo di idee e di fattibilità che ciascuna componente della comunità è in grado di offrire" ha ammonito Sepe.
Il prossimo 8 e 9 febbraio, intanto, si riunirà tutta la Chiesa del Sud, "ossia tutte le Diocesi con la loro specificità, la loro vocazione, le loro criticità e soprattutto le loro proposte, non per fare analisi e rivendicare ma per proporre alle istituzioni pubbliche e alle parti sociali progetti concreti e possibili, tali da creare opportunità di lavoro".