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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

De Luca sul Cardarelli: "Problema che c'è in tutta Italia"

"Bisogna aumentare le scuole di specializzazione", propone il Governatore

"Questo problema c'è in tutta Italia. A Napoli anticipiamo sempre i tempi, ma è un problema che c'è in tutta Italia". A margine di una iniziativa al teatro Augusteo di Napoli, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca torna a parlare dell'emergenza personale al Cardarelli, con evidenti disagi per i pazienti che si recano al pronto soccorso del principale nosocomio del Mezzogiorno.

"Intanto c'è un problema generale di riduzione del personale medico - questa la riflessione del governatore campano -. Siamo fermi al 2004 per decisione del governo nazionale, del ministero della Salute. Vuol dire che la spesa per il personale non può superare quella del 2004. È una cosa assolutamente demenziale". Per De Luca occorrerebbe "innanzitutto aumentare le scuole di specializzazione, il personale medico. Poi c'è un problema specifico dei medici dei pronto soccorso. Mentre un medico di un altro reparto può fare intramoenia, attività anche private, integrando il proprio reddito, chi lavora in un pronto soccorso ha il massimo di disagio, il massimo di tensione e il minimo di retribuzione. È evidente che questa situazione non regge. Bisogna individuare meccanismi di maggiore tutela per il personale medico impegnato nelle situazioni di frontiera".

Conflitti

"Abbiamo bisogno di un equilibrio di potere. La pace non c'è se non c'è un equilibrio di potere e un rispetto fra i popoli e se non c'è un mondo multipolare. Nessuno può immaginare un mondo che abbia un solo padrone, un solo centro di comando. Dobbiamo capire che in questi decenni si sono affacciati sulla scena del mondo interi continenti, interi popoli, e dobbiamo trovare forme di collaborazione se vogliamo difendere la pace". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che questa mattina ha partecipato al Teatro Augusteo di Napoli all'iniziativa organizzata dall'Istituto tecnico "Nitti" di Fuorigrotta sul tema "La cultura per la pace", alla presenza di delegazioni di alcuni istituti superiori napoletani. "Secondo una teoria dei cicli, dopo due o tre generazioni la memoria delle tragedie si riduce e dimentichiamo anche i morti - ha spiegato De Luca - si perdono i freni inibitori e rinasce la disponibilità alle guerre e alla violenza. Dobbiamo fare in modo che i valori umani permanenti si diffondano nelle nuove generazioni e fra i diversi popoli". Argomenti

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