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Cronaca

Carceri sovraffollate, situazione sempre più a rischio in Campania

Il più affollato è il carcere di Poggioreale: sono 2811 i detenuti al 31 marzo 2013, a fronte di una capienza regolamentare di 1687 e un limite tollerabile di 2293

Cresce di 313 unità il numero di detenuti nelle carceri in Campania e arriva a toccare quota 8296, a fronte di una capienza regolamentare che consentirebbe di tenere in cella poco meno di 6mila persone (5794). Di questi, il 14,64% del totale è rappresentato da stranieri. E' la fotografia della popolazione carceraria in Campania, scattata nella relazione annuale del Garante dei detenuti della regione, Adriana Tocco. 'Unita'' e non persone, numeri che, nella relazione di Tocco, "nella loro asetticità mostrano una realtà durissima in quanto a violazione dei diritti fondamentali di ogni individuo, esseri umani, che vengono definiti 'unita'' nel linguaggio della burocrazia".

Il più affollato è il carcere di Poggioreale: sono 2811 i detenuti al 31 marzo 2013, a fronte di una capienza regolamentare di 1687 e un limite tollerabile di 2293. Nella casa circondariale di Secondigliano, i detenuti sono 1353 a fronte di una capienza regolamentare di 988 e un limite di tollerabilità che arriva a 1656. Della popolazione carceraria, al 31 marzo 2013, i detenuti in attesa di primo giudizio sono 2134, 1037 gli appellanti, 515 i ricorrenti, 477 quelli definiti 'misti', coloro i quali, cioé sono imputati per più reati, ciascuno dei quali con il relativo stato giuridico, ma nessuna condanna definitiva. In totale i detenuti imputati sono 4163. Quelli condannati in via definitiva sono 3826, 236 gli internati, 71 quelli "da impostare", coloro per i quali non sono ancora disponibili tutti gli atti ufficiali necessari. La Campania - viene evidenziato nella relazione - è la prima regione in cui si sta sperimentando la "razionalizzazione dei circuiti": i detenuti, cioé, saranno suddivisi negli istituti a seconda della tipologia di reato e del grado di pericolosità. In questo contesto di trasformazioni, il carcere di Carinola perderà la sua caratteristica di alta sicurezza e ospiterà detenuti comuni, con la finalità aggiuntiva di decongestionare Poggioreale. Sempre in tale contesto, il carcere di Secondigliano diventerà di alta sicurezza e qui verranno trasferiti la maggior parte degli ergastolani campani. Il garante, nella sua relazione, ha sottolineato, per quanto riguarda la tutela "difficoltà, e spesso impossibilità, di interlocuzione con gli organi istituzionali sia delle Asl sia della Regione, nonostante gli sforzi congiunti delle commissioni mobbing e trasparenza e del Garante". La situazione, viene ravvisato, non è omogenea nelle varie province: ad Avellino vi é "una soddisfacente organizzazione dell'Asl". Punto "debole" quello della Asl Napoli 1 "i cui ospedali non rispondono sulla possibilità di accettazione dei malati, mancano gli infermieri, c'é una discontinuità nelle presenze". "Appare indispensabile la presenza di un referente certo per la medicina penitenziaria - scrive il garante - con cui ci si possa confrontare costantemente e fattivamente". Sul fronte della formazione e dell'istruzione, sono 88 i corsi scolastici attivi con 1635 iscritti. E costituisce "una buona premessa" l'accordo sottoscritto con la Facoltà di Architettura per l'istruzione universitaria". La formazione professionale è invece "ferma al 2010" e questo nonostante lo stanziamenti di risorse destinate a tale scopo. "I fondi allocati presso l'Assessorato alle Politiche sociali - si legge - sono immobilizzati e trattandosi di fondi europei, a rischio di andare perduti". (Ansa)

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