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Cronaca

Carabiniere napoletano ucciso, Hjorth: "Negli Stati Uniti sarei fuori su cauzione"

Parla il turista americano accusato di concorso in omicidio: "In America c'è un sistema diverso, non sarei in carcere", rivela alla delegazione dei Radicali in visita

"In America c'è un sistema diverso, probabilmente non sarei in carcere ma fuori su cauzione". Sono queste le parole di Christian Gabriel Natale Hjorth, accusato - con Finnegan Lee Elder - di concorso per l'omicidio di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabiniere. Hjorth ha ricevuto in carcere una delegazione del Partito Radicale. Come rivela Irene Testa, tesoriera dei Radicali, ad AdnKronos, "Hjorth non si è lamentato delle condizioni in cella, era curioso e voleva sapere della nostra iniziativa Ferragosto in carcere, e ci ha detto che rivedrà i genitori a settembre". 

Il padre di Christian Gabriele Hjorth: "Mio figlio non è un assassino"

Intanto sono state rese note le accuse ai due turisti americani, nel decreto di convalida firmato dal sostituto procuratore Calabretta. Tentata estorsione, omicidio volontario, lesioni, porto ingiustificato di armi atte ad offendere, resistenza a pubblico ufficiale: di questo dovranno rispondere i due nel processo che partirà a settembre. 

Funerali del carabiniere Cerciello Rega uscita bara (Foto De Cristofaro)

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