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Cronaca

Omicidio Cerciello Rega, la moglie in aula: “Gli ho dato l'ultimo bacio sul letto d'ospedale”

Maria Rosaria Esilio è stata sentita nel corso del processo per la morte del carabiniere ucciso a Roma

È stata la giornata dei ricordi e della commozione quella di oggi nell’Aula della Corte d’Assise dove si stava svolgendo l’udienza del processo per l'omicidio di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei carabinieri ucciso a Roma il 26 luglio 2019. In aula è toccato alla moglie, Maria Rosaria Esilio, ricostruire gli istanti in cui lo ha rivisto dopo la brutale uccisione e anche i momenti in cui lo ha conosciuto e hanno vissuto insieme. 

Il racconto della moglie 

“Presi un taxi e andai al pronto soccorso, con me avevo un rosario. Dopo un po’ un infermiere mi si avvicinò per darmi una bustina con dentro la fede di mio marito, una catenina e un bracciale. Ricordo mio marito sul lettino di ospedale, con un lenzuolo addosso. Gli ho chiuso gli occhi perché me lo avevano ucciso e gli ho dato l'ultimo bacio. Sono rimasta con la testa appoggiata sul suo petto per l'ultima volta, come quando ci addormentavamo. Mi aveva promesso che la domenica saremmo andati al mare". Poi il colloquio con i medici: "Mi dissero che non avevano potuto fare nulla e che Mario era morto. Mi hanno offerto dei sedativi ma io non ho voluto nulla". La donna è stata sentita come testimone del processo per l’omicidio del marito che vede imputati, con l’accusa di omicidio volontario in concorso, due ragazzi americani Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder.

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