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Cronaca Torre annunziata / Via Isonzo, 1

Cantone a Torre Annunziata: «I boss vivono sottoterra come gli animali»

Il presidente dell'Anac in visita all'istituto "Leopardi"

«I boss quando li catturano sono sotto terra, si nascondono. Lontani dalla luce. Ma lì vivono gli animali. Noi invece abbiamo il privilegio di vedere il sole e le persone». È questo il passaggio più significativo delle parole pronunciate questa mattina da Raffaele Cantone in visita a Torre Annunziata. Il presidente dell'Autorità nazionale anti-corruzione ha incontrato gli studenti di varie scuole oplontine all'istituto “Leopardi” nel rione Carminiello. In uno dei quartieri storicamente ad appannaggio dei clan, l'ex pm antimafia ha parlato proprio della vita dei clan e di quanto ormai non convenga più nemmeno imboccare quella strada. Al tavolo con il magistrato il primo cittadino Giosuè Starita, il referente cittadino di Libera, Michele Del Gaudio, che ha invitato personalmente l'ex collega e il dirigente della scuola Concetta Cimmino. Il presidente dell'Anac ha risposto alle domande dei ragazzi ed ha raccontato loro un episodio in particolare che gli è capitato quando era in servizio alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

«Una volta ascoltando un collaboratore di giustizia mi ha confessato di avere cominciato a vivere da quando aveva deciso di uscire dalla criminalità. “Prima - mi disse - non potevo stare con mia moglie e i miei figli per la paura che potesse loro succedere qualcosa”, confessandomi che adesso si sentiva più tranquillo e aggiungendo poi molti che all’esterno fanno i boss, in carcere sono guappi di cartone, non più leoni». Un messaggio chiaro ai tanti bambini ed adolescenti presenti in sala per far capire loro che la vita dei mafiosi non è quella raccontata nei film o nelle serie tv ma è fatta di paure e solitudine. Soddisfatto il sindaco Starita che ha commentato: «È sempre importante che i ragazzi vengano a contatto con chi si occupa di legalità. I giovani hanno bisogno di esempi positivi nei quali identificarsi, per assumere il concetto che vivere secondo le leggi e le regole è giusto, e serve a vivere meglio tutti. Che l’illegalità, il malaffare e la corruzione danneggiano tutti, e non solo chi li subisce direttamente. Per questo ringrazio Michele del Gaudio di Libera che ha organizzato questo incontro».

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