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Cronaca

I cantieri aperti minacciano il turismo e il commercio

Alla crisi economica e alla diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie si sommano i disagi oggettivi del panorama partenopeo: il trasporto pubblico inefficiente, la scarsa pulizia dei quartieri e la mancanza di sicurezza

cantieriLa città dei mille cantieri frena il turismo e il commercio. È l'opinione condivisa dalle maggiori associazioni di categoria che, a due settimane dall'inizio del Maggio dei Monumenti, dipingono un quadro negativo dell'industria culturale napoletana. "A fronte di un numero stabile delle presenze, abbiamo registrato una brusca diminuzione dei fatturati", rivela Pasquale Gentile, vicepresidente di Federalberghi Campania.

Alla crisi economica internazionale e alla diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie si sommano i disagi oggettivi del panorama partenopeo. Il trasporto pubblico inefficiente, la scarsa pulizia dei quartieri e la mancanza di sicurezza. Ma anche, come abbiamo denunciato in un precedente articolo, le strade chiuse al traffico, i cartelli di lavori in corso, le deviazioni e i tratti di marciapiede vietati ai pedoni. "I tempi di realizzazione della metropolitana potevano essere abbreviati - chiosa Salvatore Naldi, presidente Federalberghi Napoli - e questo è il mio più grande rammarico. E' difficile quantificare la diminuzione della domanda, ma sicuramente i cantieri hanno inciso negativamente su alcune strutture alberghiere situate in determinate aree della città".

Secondo il numero uno di Federalberghi Napoli, ad essere cambiato negli ultimi anni è il modello di soggiorno individuale che si concedono gli italiani. "Siamo passati - chiarisce Naldi - da un'industria della vacanza a un turismo di passaggio, legato ad eventi specifici come i congressi o i convegni". Un tempo erano i tedeschi che affollavano le strade del centro storico di Napoli. Potevi riconoscerli dai pantaloncini al ginocchio, dalle camicie a quadri e dai sandali da trekking con le calze. Oggi, invece, è tutto un brulicare di uomini e donne con gli occhi a mandola. Affascinati dal mare e dalle bellezze artistiche, preferiscono gli autobus a due piani della City Sightseeing. "Fino a quattro o cinque anni fa - sottolinea Pasquale Gentile - i visitatori provenienti dalla Germania costituivano lo zoccolo duro del turismo campano. Il trend è in diminuzione soprattutto se guardiamo all'isola di Ischia. Tiene, invece, la domanda inglese".

Vincenzo Schiavo, presidente della Confesercenti e Asoviaggi Campania, punta il dito contro i ritardi della macchina amministrativa: "Abbiamo fatto diverse denunce - spiega - in cui è stato dimostrato come i cantieri hanno danneggiato numerose imprese in prossimità di zone da bollino rosso come via Marina o delle aree di costruzione della nuova rete metropolitana. I clienti preferiscono andare a spendere nei centri commerciali, dove non si ha il problema della sosta e del traffico. Il turista che arriva a Napoli si aspetta di trovare una città caotica e disordinata, ma di certo non immagina i disagi quotidiani legati alla viabilità o alla mancanza di pulizia". L'emblema del connubio tra cantieri e degrado è rappresentato dall'area della stazione di piazza Garibaldi, avvolta tra le recinzioni perenni, l'immondizia lasciata dagli ambulanti abusivi e l'odore acre di urina mista a rifiuti. "In un'altra capitale europea - denuncia Schiavo - scoppierebbe uno scandalo di proporzioni gigantesche. Qui da noi, invece, si continua a combattere contro l'assenza di una cultura del rispetto degli spazi altrui. Mi colpiscono quegli stranieri che vanno in giro fotografando gli angoli sporchi della città per mostrarli ai loro connazionali. Quelle immagini offendono la mia dignità. Statistiche alla mano, c'è un filo conduttore che lega l'assenza delle piccole e medie imprese all'aumento del tasso di criminalità. E' nelle strade scarsamente illuminate o poco popolate che si insidiano i gruppi di delinquenti".

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