La Campania diventa zona rossa, de Magistris: "Me lo ha comunicato il Ministro Speranza"
Cabina di regia dell'Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute per il monitoraggio sulla base dei nuovi dati provenienti dalle regioni: si attende solo l'ufficialità dei cambi di area
La Campania passa dalla zona "gialla" a quella "rossa" da domenica 15 novembre. E' quanto annunciato dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris in un video pubblicato sulla sua pagina social, dopo un colloquio telefonico con il Ministro della Salute Roberto Speranza.
"Avevo appena firmato l'ordinanza - spiega il primo cittadino partenopeo - della quale si era tanto parlato in questi giorni e sulla quale tanto abbiamo lavorato insieme ai miei assessori. Prima di pubblicarla, però, ho voluto chiamare personalmente il Ministro Speranza, con il quale mi ero a lungo sentito anche ieri, e il Ministro mi ha notiziato che la Campania è zona rossa. Quest'ordinanza, dunque, in questo momento non ha più efficacia".
Già nel primo pomeriggio si erano diffuse le prime indiscrezioni emerse dalla attesissima cabina di regia dell'Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute per il monitoraggio dei nuovi dati provenienti dalle regioni, per il periodo dal 2 all'8 novembre, che parlavano di un passaggio in zona rossa per Campania e Toscana.
Possibili cambi di zona anche per altre regioni. I dati sono al vaglio del Cts. Si attendono, ora, comunicazioni ufficiali con i provvedimenti del Ministro della Salute Speranza.
De Luca: "Nuove misure di rigore dal Governo? Meglio tardi che mai..."
"In questi ultimi due mesi abbiamo avuto uno scontro di linea per contenere il contagio. La nostra posizione era chiara, avendo noi dichiarato da ottobre che sarebbe stato meglio chiudere tutto per un mese e arrivare a Natale in condizioni di maggiore stabilità. Il Governo ha fatto una scelta diversa, graduale e proporzionale, per noi sbagliata. Abbiamo perso due mesi preziosi, nel corso dei quali abbiamo avuto un aumento drammatico dei contagi e dei decessi. Il Governo ha deciso anche di tenere aperte le scuole, ora chiuse, cosa che noi in Campania abbiamo fatto un mese fa. L'Italia chiusa in zone è una scelta scriteriata, che ha generato una situazione di caos e conflitti. Oggi tutti sembrano diventati rigoristi, anche coloro che non hanno mosso un dito per frenare il contagio. Il 23 ottobre scorso a Napoli c'è stata la guerriglia, perchè noi avevamo preso delle misure, mantenendo la nostra linea del rigore, mentre altrove si perdeva tempo. Abbiamo proposto noi di chiudere tutto ad ottobre, una misura difficile ma semplice. C'è mezza Italia per la quale Napoli e la Campania devono diventare zona rossa a prescindere, nonostante la decisione sia stata presa dal Governo sulla base dei dati. Noi andremo avanti senza guardare in faccia a nessuno e se il Governo prende misure di rigore, il mio commento è 'meglio tardi che mai'". Così il Governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta social del venerdì per fare il punto sull'emergenza Coronavirus sul territorio regionale.
Proteste a Napoli
Due diverse manifestazioni di protesta a poche ore dalla diffusione delle notizie sulla decisione di istituire la zona rossa in Campania.
Circa duecento i manifestanti del settore mercatale che hanno bloccato il traffico delle auto, protestando al centro della strada. Presente uno striscione con la scritta: "Non ci fermeremo mai". I mercatali chiedono ristori in vista della zona rossa che partirà domenica.
In piazza Municipio il movimento di disoccupati 7 novembre sta invece protestando per le politiche del lavoro ferme, richiedendo una patrimoniale per garantire gli ammortizzatori sociali e i ristori.
I manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni rossi in piazza del Plebiscito. L'ingresso del Palazzo di Governo è presidiato dalla polizia in tenuta antisommossa e su Piazza Plebiscito sorvola un elicottero della polizia.