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Cronaca Somma vesuviana

“Non siamo da zona gialla, la sanità è al collasso. Decisione presa per evitare una guerra sociale”

Il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno contro la decisione di inserire la regione tra quelle attualmente meno meritevoli di misure restrittive

Mi aspettavo di ritrovarmi almeno in zona arancione, invece siamo in quella gialla per evitare una guerra sociale. A Somma su 35mila abitanti 670 sono positivi, la curva è alta, ieri altri 50 contagiati”, così Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, a proposito dell'ultimo Dpcm per l'emergenza Covid illustrato ieri da Conte.

Di Sarno è intervenuto a 'Barba&Capelli' su Radio Crc. “Personalmente - ha spiegato - ero d'accordo con il governatore De Luca che chiedeva la zona rossa. Abbiamo bisogno di uno stop totale per ripartire a dicembre. Nel mio comune ho già chiuso parchi, cimiteri, luoghi di assembramento ma se non c’è una presa di coscienza dei cittadini, il problema non si risolve”.

Non possiamo controllare tutto da soli. Avevo chiesto al governatore De Luca un aiuto per rinforzare il corpo di polizia municipale ma non sono stato ascoltato", ha proseguito Di Somma, che ha poi ricordato la sua iniziativa per alleggerire il carico di lavoro del 118: “Abbiamo pensato a un presidio fisso con ambulanza dotata di personale medico e infermieristico per assistere i pazienti Covid a domicilio, il 118 è sovraccaricato, non riesce a rispondere a tutte le esigenze dei cittadini in particolare di sera".

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