Campania zona gialla, il dubbio dei medici: "Battaglia politica sulla pelle di cittadini e operatori?"
L'accusa dell'Anaao Assomed: "Campania in affanno in tutti i 21 fattori indicati dal Governo: non capiamo i motivi della scelta. Scellerato assumere medici con contratti a termine"
Per settimane la Campania è stata indicata come una delle regioni con il più alto numero di contagi. Per questo motivo, ha destato sorpresa tra cittadini e addetti ai lavori la scelta del Governo di considerarla area 'gialla' e non arancione o rossa. Una decisione non capita neanche dai medici e aspramente criticata dall'Anaao Assomed, l'associazione dei medici dirigenti.
"Ho provato a valutare i 21 fattori indicati dall'Esecutivo per stabilire il posizionamento delle Regioni - spiega Pierino Di Silverio, vicepresidente regionale Anaao - e mi pare che la Campania sia in affanno su molti se non su tutti: tracciamento, posti letto, numero di contagi, numero di medici. Se consideriamo che il governatore De Luca ha chiesto pochi giorni fa un lockdown, questa scelta è inaspettata e credo molto grave. I cittadini non capiranno che sta succedendo e quanto sia preoccupante la situazione in questa regione. Ho paura che su questa vicenda si giochi una partita politica che a pagare saranno cittadini e personale sanitario".
Sono negli occhi di tutti le immagini che ritraggono file di ambulanze all'esterno degli ospedali: "Il sistema non riesce più a rispondere alla richiesta incessante di cure. La nostra, ormai, è una Sanità Covid, che trascura le altre patologie. Ciò significa che dopo la pandemia potremmo vivere una nuova crisi, dovuta al cronicizzarsi di altre malattie non curate in questo periodo".
Mancanza di strutture, di personale e di posti letto. Tre elementi che certificano la difficoltà della Campania: "Si stanno chiudendo ospedali e pronto soccorso per renderle strutture Covid, ma questo significa che poi i cittadini si concentreranno sui pochi presidi accessibili, come il Cardarelli, causando un intasamento dell'intera rete. Assurdo che Asl e Regione credano di poter ovviare alla mancanza di medici con contratti a tempo determinato senza tutele e assicurazioni. Siamo nel mezzo di una pandemia, stanno arrivando risorse importanti ed è non riusciamo a capire il perché non si accelerino le procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato".