Rapporto ecomafie 2011, la Campania ancora capitale dell'illegalità
Quasi 4000 infrazioni accertate pari al 12,5% del totale nazionale. La regione leader anche nel ciclo dei rifiuti con 786 reati accertati. Seimila le case abusive costruite ex novo. "Diciassette anni di mattanza ambientale"
La Campania si conferma la capitale dell'ecomafia in Italia con 3849 infrazioni accertate pari al 12,5% del totale nazionale, 4113 persone tra denunciate ed arrestate, pari a 12 persone al giorno e 1216 sequestri per un affare di circa quattro miliardi di euro nel 2010 gestito da ben 80 clan.
Il virus dell'ecomafia che con diverse modalità sta contagiando la Campania è stato fotografato dal Rapporto Ecomafia 2011 di Legambiente. La Campania leader anche nel ciclo dei rifiuti con 786 reati accertati (il 13% del totale nazionale), pari a sei reati accertati nel ciclo dei rifiuti per 100kmq, 919 persone tra arrestate e denunciate e 348 sequestri effettuati.
Anche quest'anno la valanga di cemento, dice Legambiente, invade la Campania con 6.000 case abusive nell'ultimo anno costruite ex novo con una cementificazione di 180 ettari pari a 180 campi di calcio. "Diciassette anni di mattanza ambientale - ha commentato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania - di un virus che si modifica anno dopo anno, cambia strategia di diffusione e spesso diventa invisibile agli anticorpi ma che avvelena il nostro territorio, inquina e distorce l'economia e mette in pericolo la salute delle persone, uccidendo in maniera improvvisa e brutale o più sottilmente a distanza di tempo. Chiediamo prioritario ed urgente impegnarsi più che altrove sulla bonifica dell'area del litorale domizio flegreo e dell'Agro Aversano tra la terra dei fuochi in provincia di Napoli e quella di Caserta".
"Non è soltanto la gravità dei fenomeni d'inquinamento a motivare la nostra richiesta - conclude - in quelle terre lo Stato e la politica sono impegnati in una sfida durissima contro lo strapotere dei clan e dei colletti bianchi, la cui vittoria passa attraverso la bonifica dei territori ed il conseguente miglioramento concreto e visibile della qualità della vita dei cittadini". (Ansa)