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Cronaca

In Campania 130mila minori poveri: l'allarme di Save the Children

Sconfortanti i dati del Rapporto Nazionale sull'Italia a rischio: l'11,7 della popolazione minorile della nostra regione vive in stato di povertà assoluta. Alto il tasso di dispersione scolastica e di bambini in sovreppeso

Save the Children ha presentato oggi "L'Italia SottoSopra", quarto atlante dell'Italia a rischio. Secondo quanto emerge, sono 130mila i minori che vivono in Campania in condizioni di povertà assoluta, l'11,7% della popolazione minorile rispetto ad una media nazionale del 10,3%: allarmante il quadro della realtà campana tratteggiato dal rapporto.
 
260.000 i minori che vivono in comuni in default o sull'orlo del fallimento. Una condizione di svantaggio che sempre più spesso - sottolinea il dossier - va di pari passo con una notevole contrazione o inadeguatezza dei servizi socio-educativi e socio-sanitari: per esempio in Campania, pur non essendo diminuita, resta tuttavia una delle più basse d'Italia la percentuale di bambini presi in carico dagli asili pubblici, pari al 2,8%; e una contrazione riguarda anche il numero di consultori, ridottisi di 20 unità.

La più alta a livello nazionale anche la percentuale dei bambini in sovrappeso: Il 27,7% di ragazzini di 8/9 anni è in sovrappeso e uno su cinque è in condizioni di obesità. Il cibo buono costa e il 76,8% di famiglie con bambini in Campania ha ridotto la qualità/quantità per almeno un bene alimentare.

Ancora maggiore la riduzione dei consumi non alimentari: tra il 2011 e il 2012, in Campania, la spesa media non alimentare mensile dei nuclei con bambini si è ridotta di oltre 150 euro.

Per quanto riguarda la spesa alimentare, il 66% di famiglie con figli in Italia - ovvero ben 4 milioni 400 mila nuclei familiari con prole - ha ridotto la qualità/quantità della spesa per almeno un genere alimentare, ma in Campania la riduzione ha riguardato ben il 76,8% di essi.

Alta anche la quota della dispersione scolastica. La scuola fa più fatica ad attrarre e trattenere gli studenti più disagiati, impedendone la dispersione e favorendone il rafforzamento delle competenze. In Campania è del 22% la quota di ragazzi che interrompono prematuramente gli studi.

Dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta in Italia sono più che raddoppiati, passando da meno di 500 mila a più di un milione.

(ANSA)

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