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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Nola

Camorra: organizzazione criminale spacciava banconote false

L'organizzazione criminale transnazionale era finalizzata all'acquisto e allo spaccio di monete e banconote provento di reato, ma anche di titoli di Stato stranieri contraffatti o alterati

Un'organizzazione criminale vicina alla camorra nella quale sarebbe coinvolto anche un ex giudice del Tar del Lazio, spacciava soldi falsi. E' quanto ipotizzato dai magistrati della procura distrettuale antimafia di Napoli, che hanno emesso 28 avvisi di conclusione indagini eseguiti dai carabinieri del comando per la Tutela dell'Ambiente. L'indagine è stata svolta tra novembre 2011 e settembre 2013 ed è incentrata sulla figura di un uomo arrestato il 17 marzo 2012 per associazione per delinquere di stampo mafioso e ritenuto vicino al noto latitante della Nuova camorra organizzata Pasquale Scotti.

I destinatari dei provvedimenti devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate con l'aggravante di aver agevolato l'associazione per delinquere di stampo mafioso. Le indagini, coordinate dai sostituti procuratori Giovanni Conzo e Luigi Landolfi e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, hanno consentito di individuare l'esistenza di una presunta organizzazione criminale transnazionale finalizzata all'acquisto e allo spaccio di monete e banconote provento di reato, ma anche di titoli di Stato stranieri contraffatti o alterati, i cosiddetti "silver coin certificate". Modalità illecite per truffare istituti di credito e privati e favorire il gruppo camorristico del clan Belforte, egemone a Marcianise e altri comuni del Casertano.

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