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L'allarme

Il procuratore generale Riello: “La camorra pronta a spartirsi la torta del Pnrr”

Il magistrato lancia l'allarme sull'arrivo dei fondi

"Napoli è un caso nazionale, dovrebbe essere dichiarata un caso nazionale per la sua unicità rispetto a Roma, Milano, Palermo, Reggio Calabria". Lo ha detto Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, nel corso di un incontro con la stampa in vista della cerimonia di apertura dell'anno giudiziario 2022 che si terrà sabato 22 gennaio a Castel Capuano. "Gli omicidi che avvengono a Napoli - ha spiegato Riello - non ci sono da nessuna parte, il numero di clan che si dividono la città, la provincia e il territorio del distretto non ha pari in Italia. Il discorso degli organici è fondamentale, la proporzione tra il numero di pm e di gip è assolutamente inadeguata soprattutto a Napoli, dove c'è anche il gip distrettuale antimafia. Registriamo dei tempi francamente inaccettabili, non per il fatto che i magistrati siano degli scansafatiche, ma ci sono delle ordinanze di custodia cautelare che vengono emesse dopo circa 2 anni dalla richiesta della Procura. E' un fatto dirompente che non può essere più sopportato, il numero di gip dev'essere almeno triplicato". 

"Parliamo sempre di una nuova camorra che è entrata nella finanza, nelle banche e nell'economia, ma questa dimensione imprenditoriale della camorra si è accentuata. La camorra è sempre più preparata e non possiamo più nemmeno parlare in molti casi di commistioni, ma di cartelli mafiosi con figure imprenditoriali al vertice". E' l'allarme lanciato dal procuratore generale di Napoli Luigi Riello. "C'è un gioco in prima persona della camorra, non in veste parassitaria o collusa con ambienti imprenditoriali, ma con figure imprenditoriali di insospettabili al vertice dell'impresa mafiosa o camorristica. E' un dato grave con cui ci dobbiamo misurare", ha aggiunto Riello. 

"Dobbiamo attrezzarci in vista dell'arrivo della torta, cioè i fondi del Pnrr. Bisogna evitare la polverizzazione delle inchieste tra le varie Procure e 'distrettualizzare' i reati in modo da avere una cabina di regia pronta ad affrontare e aggredire la criminalità organizzata". Lo ha detto Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, incontrando la stampa in vista della cerimonia inaugurale dell'anno giudiziario 2022. Riello ha ricordato l'incontro che si è tenuto ieri in Prefettura a Napoli con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, in occasione del quale è stato firmato un accordo integrato sulla sicurezza in città.

"Abbiamo parlato anche dell'aspetto dell'assalto alla diligenza da parte della camorra - ha aggiunto Riello - appuntamento al quale noi non possiamo arrivare impreparati". "Il procuratore Melillo, con il mio assoluto accordo, ha puntato la sua attenzione su due aspetti - ha spiegato Riello - : il primo è quello di prepararci in tempo, il secondo è quello di non ripetere quello che molti anni fa avvenne con il terremoto del 1980, cioè l'impreparazione a quel fatto e la polverizzazione tra le varie Procure delle inchieste relative ai fondi. Sarà opportuno, l'abbiamo già detto al ministro dell'Interno e lo diremo anche al ministro della Giustizia, 'distrettualizzare' i reati in modo da avere una cabina di regia che sia pronta ad affrontare e ad aggredire la criminalità organizzata, che ha ovviamente evidentemente degli appetiti incredibilmente forti e famelici nei confronti di questa torta".

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