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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Don Bosco, i sindacati: "Buttiamo fuori la camorra dai nostri ospedali"

Mentre si valuta l'ipotesi di scioglimento per infiltrazioni mafiose, dalla Fials arriva una lettera aperta indirizzata a Vincenzo De Luca e Ciro Verdoliva

Proseguono le polemiche sull'ospedale San Giovanni Bosco, finito al centro dell'inchiesta della magistratura sull'Alleanza di Secondigliano per presunte infiltrazioni camorristiche.

Mentre ieri sul tema si è discusso anche nel corso di una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica – l'ipotesi è lo "scioglimento per infiltrazioni mafiose" – i dipendenti si difendono.

Il responsabile sindacale della Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) dell’Asl Napoli 1, Lello Pavone, ha inviato una lettera aperta al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e al Commissario Straordinario Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.

L'ipotesi: "Scioglimento per infiltrazioni camorristiche"

‘Il San Giovanni Bosco non è solo quello visto in tv o quello che è stato descritto sui giornali – scrive – il San Giovanni Bosco è un grande e storico ospedale di napoli che negli anni ha sempre garantito le risposte sanitarie e l’assistenza a migliaia e migliaia di cittadini", questo "nonostante le deficienze strutturali che negli anni si sono acuite, nonostante la carenza di personale , nonostante l’apertura del Ospedale del Mare". Il merito, spiega Pavone, è "di tutti quei professionisti, di tutti quegli operatori , medici, infermieri, organizzazioni sindacali" che "hanno sempre garantito la migliore assistenza possibile".

La richiesta è di "continuare l'opera di cambiamento all’interno dell’azienda Asl Napoli 1 Centro", con "ulteriore coraggio e decisione". Il sindacato chiede a Verdoliva di "buttare fuori dai nostri ospedali la camorra", quel malaffare fatto di "connivenze, complicità, favoritismi, sprechi, privilegi e clientelismo , che molto spesso albergano ancora oggi soprattutto nel management".

Il commento di Federconsumatori

"Qualcuno dovrà rispondere di questo ad ogni livello. Siamo fiduciosi che la magistrura accerterà tutte le responsabilità - ha commentato la vicenda il presidente di Federconsumatori Rosario Stornaiuolo - Stigmatizziamo il comportamento fuori da ogni rigor di logica e di professionalità di quanti si sono dimostrati complici di queste azioni criminali".

La risposta di Verdoliva ad una dipendente

Intanto il commissario dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha difeso con un messaggio social i dipendenti onesti del Don Bosco. “Comprendo che a volte possa essere difficile andare avanti senza farsi prendere dallo sconforto, essere additati come criminali o collusi. Il tempo, però, è galantuomo – risponde alla missiva di un'infermiera che chiede non sia fatta di tutt'erba un fascio – Oggi tutti ci attaccano è ancora una volta puntano il dito contro la solita Napoli del malaffare, molti lo fanno per qualunquismo, altri per strumentalizzazione politica. Altri ancora solo per ignoranza. Purtroppo, anche questo per onestà va detto, abbiamo prestato il fianco. Io dico che il lavoro svolto dalla magistratura è un lavoro preziosissimo, perché ci aiuta a fare pulizia e riportare la luce in zone di grande oscurità. Tutti noi che lavoriamo con grande impegno in una sanitá difficile è schiacciata da decenni di malversazioni paghiamo un prezzo molto alto. Per ciascuno che non fa il proprio lavoro o che peggio ancora si presta al malaffare, altri 10 sono chiamati a supplire e a fare più del dovuto. Per esperienza le dico che è nelle difficoltà che le grandi squadre ottengono i successi più luminosi”.

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