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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'inchiesta

Calunnie contro magistrati: avvocato napoletano rischia il processo

Tra i suoi “obiettivi” anche il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo

Rischio processo per l'avvocato napoletano Lucio Varriale. La procura di Roma ha chiuso le indagini contestando a Varriale, finito agli arresti domiciliari alcune settimane fa, l'accusa di diffamazione e calunnia aggravata. Numerosi gli episodi ricostruiti dal pm capitolino titolare dell'indagine Carlo Villani nel 415 bis in cui vengono individuate ben 19 parti offese, tra questi diversi magistrati napoletani e il procuratore capo Giovanni Melillo. Varriale, con un passato da editore, è accusato, tra l'altro, "di aver incolpato sapendolo innocente Giovanni Melillo" di vari reati presentando una serie di denunce, querele, esposti a decine di uffici giudiziari.

Denunce, esposti, querele, inoltrate anche al presidente e al procuratore generale della corte di Cassazione, al Presidente della Repubblica, al ministero della Giustizia e al Csm in cui "riportava affermazioni calunniose e offendeva la reputazione del procuratore capo". Ora per queste accuse e altri numerosi capi di imputazione contestati dalla procura di Roma, che ha proceduto per competenza territoriale, Varriale rischia di finire a processo.

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