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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sacchetti non biodegradabili banditi: la città si adegua lentamente

La situazione non è ancora del tutto ben definita, soprattutto negli esercizi di vicinato. Ammessa la distribuzione delle vecchie buste fino a esaurimento scorte per dare il tempo ai venditori di adeguarsi

È partito l'1 gennaio il divieto della commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili nei negozi e nei supermercati. Anche Napoli cerca di mettersi al passo ma la situazione non è ancora del tutto ben definita. Se nei grandi punti vendita infatti sono apparsi già da un po' i sacchetti biodegradabili o quelli riutilizzabili in canapa e juta, negli esercizi di vicinato le cose stanno diversamente.

I commercianti però sono informati: sanno che è intervenuta la proroga e quindi, fino a esaurimento, continueranno a fornire ai loro clienti le buste in plastica. Ma occorre fare attenzione perché la proroga è per la distribuzione e non per la commercializzazione.

La spiegazione arriva da Gennaro Nasti, assessore all'Ambiente del Comune di Napoli. L'amministrazione di Palazzo San Giacomo, lo scorso novembre, ha approvato una delibera di Giunta che prevede multe che oscillano tra i 25,82 ed i 150,94 euro. "E' solo sulla commercializzazione che interviene la proroga - sottolinea Gennaro Nasti, assessore comunale all'Ambiente - questo vuol dire che le multe scatteranno nel caso in cui i sacchetti vengono venduti". Ammessa, dunque, la distribuzione fino a esaurimento scorte, "anche per evitare speculazioni sui prezzi dei sacchetti in juta o in canapa e per dare il tempo ai venditori di buste in plastica di adeguarsi".

All'uscita del supermercato, quindi, i cittadini possono controllare se sullo scontrino appare tra i costi anche quello della busta non biodegradabile e segnalare la cosa alle autorità preposte ai controlli. "I punti vendita devono adeguarsi e lo faranno - aggiunge Nasti - E il cittadino deve essere a conoscenza che non c'é più l'obbligo di pagare per il sacchetto". Nei mercatini rionali, l'adeguamento è più complesso. I venditori non sanno bene come regolarsi e, nel frattempo, distribuiscono le buste che - precisano - non fanno pagare alla clientela.

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