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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bus senza gasolio, il Comune ora chiede i danni

Lo scorso 30 gennaio, dei 300 mezzi utilizzati quotidianamente per assicurare il trasporto in città, solo un centinaio riuscirono ad entrare in servizio. Il sindaco: "Comportamento doloso"

Il Comune di Napoli è pronto a chiedere un ingente risarcimento per i danni d'immagine procurati dall'eco mediatica sullo stop imposto ai bus dell'Anm lo scorso 30 gennaio: dei 300 mezzi utilizzati quotidianamente per assicurare il trasporto in città, infatti, solo un centinaio riuscirono ad entrare in servizio.

Per Anm e Comune la responsabilità cade sulla Gaffoil e sulle sue "condotte inadempienti". La società fornitrice di gasolio, infatti, secondo l'amministrazione comunale partenopea, avrebbe consegnato il carburante in ritardo e in quantità minore rispetto a quanto stabilito dal contratto. Per l'amministrazione, inoltre, la giustificazione addotta dalla Gaffoil e riguardante il ritardo nei pagamenti del gasolio da parte dell'Anm, non ne giustifica il comportamento. In questi casi, spiegano Comune di Napoli e Anm, la società fornitrice ha contrattualmente diritto al pagamento degli interessi moratori. E' opinione dell'Anm che la mancata fornitura del carburante da parte della Gaffoil sia stata volontariamente decisa per "impedire il regolare funzionamento del servizio pubblico dei trasporti".

Per quello che concerne l'interruzione di pubblico servizio, l'Anm ritiene "che si sia prodotto un turbamento grave alla regolarità della attività di trasporto poiché i mezzi non hanno potuto circolare per l'assenza carburante creando grave disagio ai cittadini". "Quindi - conclude la nota - è intenzione del Comune riabilitare, attraverso l'azione civile, l'immagine dell'amministrazione comunale ingiustamente deturpata per responsabilità esclusiva della ditta fornitrice del gasolio".

IL COMMENTO DI DE MAGISTRIS - "Spetterà alla magistratura capire se accanto al dolo c'é il crimine: noi ci affidiamo a essa perché abbiamo diritto di sapere chi ha prodotto un danno così grave alla città. Dalle carte che ho letto, ma sarà accertato nelle sedi giudiziarie appare un comportamento doloso e non escludo che qualcuno possa aver operato anche dentro l'azienda di trasporto, perché mi sembra strano che alcuni giornalisti abbiano saputo, prima del sindaco, che stava per scoppiare una grana così forte. Ci apparve subito come una vicenda strana, in piena campagna elettorale", ricorda de Magistris che aggiunge: "Qualche giorno prima avevamo già avuto segnali nel settore rifiuti con alcune anomalie, ma subito lanciammo un segnale preventivo: non vi sognate di fare campagna elettorale sui rifiuti perché vi faremo la guerra. Dai rifiuti allora si sono spostati ad altro. Resta il rammarico per chi ha fatto propaganda mediatica senza lasciare il beneficio del dubbio, attaccando subito l'amministrazione e la città: chiederemo comunque alcune decine di milioni di euro per danno di immagine e le destineremo alla mobilità pubblica".

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