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Cronaca

Bus fermi, de Magistris: "Non abbiamo responsabilità"

Il sindaco: "Nonostante la drammatica eredità finanziaria, sono convinto che realizzeremo quel miglioramento del trasporto pubblico che resta centrale nel modello di città che vogliamo realizzare"

Bus fermi per la mancanza di gasolio. Il sindaco de Magistris rompe finalmente il silenzio. "L'amministrazione comunale non ha la diretta responsabilità nel rifornimento del carburante per gli autobus da parte dei fornitori e dei distributori, essendo competenza della società a cui afferisce il trasporto pubblico su gomma. Lo ribadisco per dovere di verità verso le cittadine e i cittadini che oggi hanno dovuto subire i disservizi causati dalla mancata fornitura di carburante ai mezzi di trasporto. Cittadine e cittadini ai quali prometto, comunque, il mio impegno immediato affinché siano condotte tutte le indagini necessarie per verificare l'esistenza di responsabilità precise rispetto a quanto accaduto, anche in riferimento all'errata comunicazione che è stata veicolata da parte dei soggetti competenti. Non posso però nascondere un certo stupore per l'attenzione mediatica, perfino nazionale, suscitata dal disservizio odierno. Un disservizio che non è stato peggiore di altre situazioni critiche verificatesi nelle scorse settimane, essendo Napoli una città che è stata salvata, appena 48 ore fa, dal dissesto e dal fallimento, ed essendo il trasporto pubblico comunale un fronte sul quale stiamo resistendo nel complessivo fallimento del sistema di trasporto generale (non di competenza del Comune). Una resistenza che portiamo avanti perché crediamo nel trasporto pubblico e perché vogliamo tutelare, come fatto fino ad oggi, i posti di lavoro. Purtroppo, e lo dico con grande amarezza, mi viene da pensare che siamo precipitati nelle tradizionali dinamiche della campagna elettorale, con consolidati avvoltoi pronti ad avventarsi sulla nostra città, ridotta ad essere merce da propaganda per colpire l'amministrazione.

Forse a qualcuno, nella maggioranza dei casi dolosamente, è sfuggito il quadro economico-finanziario nel quale ci siamo trovati a governare: dopo venti anni di scellerate amministrazioni, il debito che abbiamo ereditato ci ha costretti ad aderire ad un piano per evitare il fallimento del Comune e della città. Una circostanza, questa, che dovrebbe ispirare a tutti, almeno a quanti amano Napoli, un maggiore senso di responsabilità e anche di rispetto verso i suoi cittadini. In merito a quanto accaduto oggi, voglio chiarire due aspetti: 1) che sono stato informato, per la prima volta, soltanto nella tarda serata di ieri 2) che la comunicazione ricevuta riguardava un possibile disagio di alcune ore. Avendo appreso quanto detto, pur non essendo diretta competenza dell'amministrazione, mi sono comunque prodigato per aiutare la società, impegnando ogni mia risorsa e tutti i miei collaboratori. Detto questo, voglio riaffermare quale sarà il nostro obiettivo futuro. Nonostante la drammatica eredità finanziaria, nonostante i tagli nei trasferimenti subiti e nonostante la campagna elettorale, sono convinto che realizzeremo quel miglioramento del trasporto pubblico che resta centrale nel modello di città che vogliamo realizzare. L'adesione al piano di riequilibrio, infatti, consentirà di investire decine e decine di milioni di euro in quella holding unica del trasporto pubblico che è già nata ed inizierà a vivere nelle prossime settimane.

Una holding che abbiamo voluto con l'intento di garantire maggiore efficienza e risparmio consentendo un miglioramento del servizio ai cittadini ma anche della qualità del lavoro ai dipendenti, a cui rivolgo un sentito ringraziamento perché stanno continuando a compiere il loro dovere in condizioni difficili nell'interesse dei napoletani, dei campani e dei turisti".

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