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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bus senza manutenzione, stop a 14 linee: la rivolta degli utenti

Molte vetture dell'Anm fuori uso o sprovviste di tagliando assicurativo. Il Codacons: "I cittadini scenderanno in campo in qualità di sentinelle per segnalare tutti i disservizi"

I problemi dell'Anm si fanno sentire. Nuovo stop per quattordici linee e riduzioni per altre sei. Il piano di manutenzione e recupero dei mezzi rimasti fermi, e senza assicurazione, durante i mesi estivi, non è stato ancora completato. Per riprendere dunque interamente il servizio ordinario, alias quello “invernale”, la cui partenza era prevista l’1 settembre, occorrerà aspettare il mese prossimo.

Nell'attesa, l’azienda ha dovuto modificare il programma di esercizio. Una decisione, spiega Livio Coppola del Mattino, comunicata venerdì scorso con una nota inviata alle rappresentanze sindacali dalla direzione tecnica di Anm. Per la precisione mancano 84 bus. E se ogni giorno ne servono almeno 456, al momento la disponibilità si ferma a 372.

Vetture senza polizza, o prive di manutenzione e pezzi di ricambio. Restano a regime per ora i depoisiti di San Giovanni (tram), Cavalleggeri e Corso Lucci (filobus), ma non basta, e i napoletani non ci stanno. A insorgere sono le associazioni di consumatori, in primis il Codacons. Il presidente Giuseppe Ursini parla di situazione inaccettabile e annuncia. "Dal 15 settembre inizierà un’attività di controllo sull’Anm in merito alla regolarità e alla funzionalità del servizio pubblico". Insomma, saranno gli stessi cittadini a scendere in campo per segnalare eventuali disservizi. "Qualora venissero rilevati ritardi eccessivi o disagi, provvederemo a presentare apposite denunce per interruzione di pubblico servizio, frode contrattuale, omissione di atti d’ufficio e quant’altro. L’Anm non dice nulla sui biblici ritardi dei mezzi, sulle vetture sporche, sull’orario obsoleto e sulla soppressione di molte corse. È giusto che chi usufruisce del servizio debba pagare il dovuto ma è altrettanto giusto che chi fornisce il servizio lo esegua correttamente rispettando la dignità dei viaggiatori e gli obblighi contrattuali assunti".

Parole dure arrivano anche da Antonio Di Gennaro, delegato provinciale di Assoutenti: "Siamo in presenza di una totale disorganizzazione a cui si aggiunge ora una sensibile riduzione dei mezzi in circolazione. Pretendiamo dall’Anm la massima trasparenza. È assurdo, infatti, che gli utenti siano costretti in certi casi ad attendere oltre mezz’ora alle fermate. Ad essere danneggiati sono poi gli abbonati, che hanno sborsato e sborsano ingenti somme per prestazioni non più garantite"

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