Strade dissestate: a Chiaiano percorso a ostacoli per moto e auto
Via Santa Maria a Cubito ridotta ad un colabrodo ormai da mesi, buche enormi e asfalto rovinato: pericolo costante per le persone, qualunque mezzo di trasporto utilizzino. Stessa sorte per via Emilio Scaglione
Torniamo ad occuparci del dissesto stradale di Napoli con un nuovo reportage sulla tragica situazione dell'arteria principale del quartiere di Chiaiano, via Santa Maria a Cubito.
La strada è di rilevanza strategica perché collega la città con la provincia dell'area nord, in particolare con Mugnano e Marano, e ospita ben due stazioni della metropolitana di linea 1 ('Chiaiano' e 'Frullone', la seconda sita in via Emilio Scaglione, prolungamento di via Santa Maria a Cubito, che ne condivide identica sorte) eppure è disseminata di buche pericolose, alcune sono ormai vere e proprie voragini.
L'asfalto è completamente dissestato ormai da mesi, le segnalazioni e le denunce non si contano più. Già a gennaio, il consigliere dell'ottava municipalità, Ivo Poggiani, inviava una lettera all'Assessore alla manutenzione stradale Anna Donati, chiedendo una risoluzione immediata della situazione e mostrando foto che ritraevano e confermavano la pericolosità del manto stradale.
A distanza di tre mesi però, la situazione non è migliorata (come mostra il nostro reportage fotografico realizzato questa mattina, mercoledì 27 marzo 2013): qualche buca è stata frettolosamente coperta ma tante altre si sono aperte con la stessa rapidità, soprattutto durante le giornate di pioggia torrenziale. Un chiaro ed evidente pericolo per le persone, sia che transitino con le auto sia che utilizzino motociclette o bicilette.
Inoltre una situazione del genere incide notevolmente sul rallentamento del traffico cittadino e sulla manutenzione delle vetture: diventano sempre più frequenti gli interventi 'straordinari' necessari, dagli pneumatici forati fino alle più serie e costose riparazioni.
Una nefasta sorte condivisa purtroppo da moltissime strade della città, una situazione che diventa giorno dopo giorno sempre più insostenibile e che richiede immediati sforzi, nonostante le evidenti difficoltà a reperire i fondi necessari, per una rapida soluzione.
