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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

'Buche d'oro' in Sicilia: arrestato anche un imprenditore napoletano

E' accusato di corruzione. L'indagine del Gip di Catania ha evidenziato un sistema che, attraverso l'elargizione di mazzette, consentiva agli imprenditori di controllare i lavori di rifacimento delle strade

I finanzieri del Comando provinciale di Catania hanno effettuato nove arresti nei confronti di altrettanti indagati per corruzione in concorso nell'ambito dell'inchiesta denominata "Buche d'Oro", sugli appalti Anas per il rifacimento di alcune strade siciliane. Tra le 9 persone sei sono finite in carcere e tre ai domiciliari: in particolare è stato trasferito nel carcere di Poggioreale un imprenditore napoletano cinquantenne, accusato di corruzione. All'alba la Guardia di Finanza di Caserta gli ha notificato la misura cautelare.

L'indagine riguarda i lavori per il rifacimento del manto stradale, la sostituzione di barriere incidentate e la manutenzione del verde: è la terza ondata di arresti decisa dal Gip catanese. 

Lo scorso 20 settembre i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria avevano sorpreso un imprenditore mentre consegnava una mazzetta da diecimila euro a due funzionari, all’interno degli uffici dell’Anas. Soldi che sarebbero serviti a "indirizzare" gli appalti per aggiustare le strade siciliane. I cantieri venivano lautamente finanziati ma poi i lavori procedevano a rilento. 

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