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La verità sui capi abbattuti, Istituto zooprofilattico: "Liberarsi della brucellosi è un dovere"

L'Ente risponde alle polemiche degli ultimi mesi in merito alla malattia che sta decimando le bufale campane

La brucellosi sta decimando la popolazione di bufale campane. Un'emergenza denuncata da allevatori ed associazioni di categoria. Sulla necessità di abbattimento dei capi di bestiame malati si è aperta un'aspra polemica, cui l'Istituto zooprofilattico di Portici cerca di porre fine con questo video in cui si risponde a dieci domande sull'argomento. 

"L'IZSM - si legge in una nota - è un Ente che applica una normativa europea. Questa, decreta che in caso di bufale soggette a questa malattia vanno abbattute. L'IZSM, non ha alcun interesse nell'abbatterle o meno se non quello di tutelare la salute umana. Liberarsi della brucellosi è un dovere. Non importa che questa zoonosi da millenni conviva con gli animali da pascolo, né che per l'uomo rappresenti una minaccia remota, eludibile con la semplice pastorizzazione del latte. Si tratta, infatti, di porre in campo una misura capace di rendere indenni gli allevamenti campani, di garantire i consumatori e di fornire, dunque, una certificazione di qualità capace di rendere sempre più competitivi i prodotti lattiero-caseari Dop che, dalla Campania, giungono sui mercati di tutto il mondo. Eradicare la brucellosi, è innanzitutto uno strumento di trasparenza e garanzia per i consumatori, capace di elevare la reputazione dei prodotti campani ma anche uno strumento di competitività del settore lattiero caseario sul mercato alimentare".

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