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Cronaca

Il boss Michele Zagaria: "Le mie condizioni di isolamento sono disumane".

L'x primula rossa dei Casalesi, nel carcere di Milano-Opera dove sta scontando numerosi ergastoli in regime di 41bis, si è lamentato di non poter incontrare nessuno

"Le mie condizioni di isolamento sono disumane". Così il boss dei Casalesi Michele Zagaria, in video-conferenza con il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dal carcere di Milano-Opera dove sta scontando numerosi ergastoli in regime di 41bis.

L'ex primula rossa dei Casalesi, che ha passato parte della latitanza, durata 15 anni, proprio a Casapesenna, con la complicità di cittadini e amministratori, ha lamentato l'estrema durezza del carcere che non gli permette "di incontrare nessuno". Le dichiarazioni spontanee sono state rese da Zagaria durante un processo dov'e' imputato, con altre due persone, tra cui l'ex sindaco di Casapesenna, omonimo del boss, Fortunato Zagaria (presente in aula, ndr), per tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso ai danni di un altro ex primo cittadino del paesino di cui il capoclan e' originario, Giovanni Zara.

Si tratta di fatti che risalgono al 2008, quando Zara era stato da poco eletto sindaco e Fortunato Zagaria era il suo vice: quest'ultimo, secondo l'accusa sostenuta dal pm della DDA di Napoli Catello Maresca, avrebbe intimato a Zara di non parlare piu' del boss Michele Zagaria, allora ancora latitante, sui giornali o in pubblico, ne' a rendere dichiarazioni di elogio alle forze dell'ordine per i successi contro i clan, minacciando ritorsioni politiche e personali, e prospettandogli la sorte "di Tonino Cangiano", ex assessore del comune gambizzato dalla camorra nel 1988 e morto nel 2009 dopo vent'anni passati sulla sedia a rotelle. Zara rimase sindaco pochi mesi perche' nel febbraio 2009 fu sfiduciato da undici suoi consiglieri; qualche giorno prima aveva firmato un protocollo per l'avvio di un progetto in un bene confiscato a un capozona dei Casalesi. Per questi fatti Zagaria fu anche arrestato nel febbraio 2012 mentre era sindaco di Casapesenna e scarcerato dopo pochi giorni.

Ad accusare l'ex primo cittadino anche il vivandiere del boss, Generoso Restina, oggi pentito, che in un'udienza tenutasi a luglio, aveva raccontato che "l'ex sindaco ha incontrato piu' volte Michele Zagaria nel nostro appartamento cosi' come altre persone, soprattutto parenti".

L'udienza è stata rinviata al 6 ottobre prossimo quando ci sarà l'esame della parte offesa Giovanni Zara.

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