Covid, alle stelle la richista di bombole d'ossigeno: la Regione corre ai ripari
Autorizzata la vendita alle farmacie dell'ossigeno liquido, normalmente distribuito dalle Asl, così che chi ne ha bisogno può prenotarlo con prescrizione con la società distributrice che si incarica della consegna a domicilio
Da una decina di giorni, in Campania, è fortemente aumentata la richiesta di bombole di ossigeno in farmacia. Michele Di Iorio, farmacista ex presidente della Federfarma provinciale e attualmente componente del Consiglio dell'associazione dei farmacisti titolari partenopei, spiega: "Nella mia farmacia da sabato non ho più bombole di ossigeno e la carenza è seria, molti trattengono i contenitori a casa, senza restituirli, anche se non ne hanno immediato bisogno".
"L'ossigeno non è carente come sostanza – puntualizza il faramcista – Ciò che manca sono i contenitori, le bombole che vengono 'prestate' agli utenti. Ora non c'è il normale circolo, visto che vengono trattenute in forma preventiva. È un fenomeno che si sta registrando in maniera più accentuata da una settimana a questa parte".
Si sono unite diverse emergenze: "la negligenza di chi ha preso le bombole senza restituirle, l'esigenza di chi, indipendentemente dal Covid, ha necessità di ossigeno, i cittadini, che sotto l'effetto dell'allarme carenza, fanno le scorte e si tengono a casa i contenitori. In questo caso l'egoismo da Covid rischia di fare danni". L'ossigeno liquido invece "è gestito direttamente della ditta che si occupa anche delle bombole. Con questo sistema non c'è pericolo di dispersione dei contenitori. Per questo la decisione di questa mattina di distribuire l'ossigeno liquido attraverso le farmacie, con prescrizione medica, può migliorare la situazione".
La Regione ha infatti autorizzato la vendita alle farmacie dell'ossigeno liquido, normalmente distribuito dalle Asl, così che chi ne ha bisogno può prenotarlo con prescrizione con la società distributrice che si incarica della consegna a domicilio.