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Cronaca

Kuwait Petroleum di Napoli Est: blitz della rete StopBiocidio

Decine di ambientalisti stamane hanno invaso la proprietà dello stabilimento: "Per queste storie oggi moriamo più degli altri e il nostro territorio è una laboratorio a cielo aperto di “cancerogenesi”"

Stamane decine di attivisti ed attiviste del movimento campano contro la devastazione ambientale #StopBiocidio hanno invaso la proprietà dello stabilimento della Kuwait Petroleum Italia Spa di Napoli Est. 

"L’azienda - spiegano gli attivisti in una lunga nota - è stata recentemente accusata di “delitti correlati al traffico illecito di rifiuti” ed è ritenuta “responsabile dal punto di vista amministrativo di aver svolto, in maniera organizzata e continuativa, dal mese di dicembre 2010, lo stoccaggio di ingenti volumi di rifiuti pericolosi — acque oleose per un quantitativo pari a 42.011 mc- all’interno dei serbatoi installati nel deposito fiscale Kuwait di Napoli, nonché dello smaltimento illecito attraverso Io sversamento nell’impianto di depurazione del deposito fiscale di Napoli, al fine di non sostenere le spese per il corretto smaltimento”. Questa è quanto è stato accertato dall'agenzia delle dogane di Napoli e della Capitaneria di Porto.

Questa è una storia che in Campania abbiamo sentito raccontata decine di volte, sempre nello stesso modo e con sempre diversi protagonisti. Per queste storie oggi moriamo più degli altri e il nostro territorio è una laboratorio a cielo aperto di “cancerogenesi”"

"Oggi siamo qui perché questa vicenda ci sembra l’ennesimo sfregio alla dignità di un popolo che deve reagire" hanno spiegato ancora gli attivisti di StopBiocidio, ricordando anche che domani aderiranno alla manifestazione #unpopoloincammino e invitando tutti i cittadini a partecipare alla mobilitazione. 
 

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