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Casa, 25 milioni per 104 nuovi alloggi. Ma manca la graduatoria

Il paradosso burocratico dei Bipiani di Barra-Ponticelli: il Comune approva il progetto, ma per la legge i residenti delle "tombe d'amianto" non esistono

Vivere trent'anni in loculi d'amianto e non maturare il diritto alla casa. E' il paradosso dei residenti dei Bipiani di Barra e Ponticelli, 83 nuclei familiari che vivono in condizioni igienico-sanitarie ben ad al di sotto degli standard che la terza città d'Italia dovrebbe garantire. 

La buona notizia è che nel Pnrr ci sarebbe una voce dedicata a queste persone: "Un progetto da 25 milioni di euro per realizzare 104 alloggi" spiega Patrizio Gragnano, consigliere della VI Municipalità e da tempo portavoce delle istanze del popolo dei Bipiani. Troppo bello per essere vero, direbbe qualcuno. Ed in effetti la fregatura c'è. Perché, al momento, non è stato stabilito alcun criterio per assegnare qugli alloggi a chi fino a oggi ha vissuto tra amianto e topi, con cavi elettrici scoperti e buchi nelle pareti. 

"Queste persone sono state censite tre volte in quindici anni dal Comune di Napoli - prosegue Gragnano - ma non sono mai stati inseriti in graduatoria per l'assegnazione di un alloggio popolare perché i Bipiani non sono considerati alloggi Erp. Di fatto, queste persone sono invisibili. Il lavoro che ci aspetta per chiudere questa triste pagina del diritto all'abitare è quello di trovare il modo per far rientrare nei limiti della legge le 83 famiglie che da trent'anni attendono una sistemazione dignitosa". 

Il 28 marzo è stato fissato un Consiglio municipale monotematico alla presenza dell'assessore comunale alla Casa Laura Lieto.    

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