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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Biglietti dell'Anm scomparsi: la rivolta dei dipendenti

I rappresentanti sindacali puntano il dito contro il reparto commerciale dell'azienda

La vicenda della scomparsa di 75mila biglietti per gli autobus Anm ha scosso i dipendenti dell'azienda. In particolare a disturbarli oltre al fatto in sé sono anche le continue voci che li accusano di essere i principali responsabili dell'accaduto. A far sentire la proprio voce è stata la Usb che ha attaccato direttamente il reparto commerciale di Anm definendolo il vero responsabile dei fatti. 

«Il tentativo maldestro di voler addossare la responsabilità ai lavoratori, nella contabilità e gestione dei biglietti di Anm, e non ai funzionari e dirigenti del settore commerciale è assolutamente un fatto grave, di una violenza mediatica inaudita, da cui prendiamo le distanze e rimandiamo le accuse al mittente. Sono mesi che come Usb, insieme ad altri sindacati, denunciamo la mala gestione che padroneggia nel settore commerciale e la mancanza di coordinamento operativo con il consorzio. Siamo stati costretti ad attivare una procedura di raffreddamento, non ancora conclusa, per chiedere di fare chiarezza e denunciare che l'approvvigionamento dei biglietti Alibus avviene anche attraverso un sistema parallelo interno, non autorizzato dal consorzio unico Campania.

Un'azienda che venuta a conoscenza di tutto ciò, piuttosto che intervenire e denunciare il tutto alla procura della Repubblica permette invece a qualcuno di continuare a sfruttare i propri dipendenti, dovrebbe essere sotto la lente d'ingrandimento dell'Anac. Il consorzio unico Campania, a nostro avviso, dovrebbe chiarire la propria estraneità a questa ennesima mala gestione o, in alternativa, chiarire come sia possibile che i dipendenti potessero avere nelle proprie disponibilità una plafond di biglietti di numero superiore (max 60) a quello previsto dall'accordo aziendale».

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